Formazione, sinergia multidisciplinare, dialogo e confronto. Su queste basi dovrà fondarsi il futuro della farmacia italiana. Negli ultimi due anni, infatti, la professione del farmacista è stata profondamente rivoluzionata: l’emergenza pandemica ha fatto emergere nuove esigenze e criticità del Servizio Sanitario Nazionale, a cui il farmacista ha saputo far fronte con una efficienza apprezzata non soltanto dalla comunità ma anche dalle Istituzioni. Il periodo di emergenza vissuto in prima linea e gli ultimi mesi stanno portando la categoria a una riflessione sul futuro rilancio della sanità, con particolare riferimento ai nuovi modelli assistenziali basati sulla prossimità territoriale e sull’inevitabile evoluzione del ruolo professionale.

Per questi motivi è stato rinnovato l’annuale appuntamento con FarmacistaPiù, il congresso dei farmacisti italiani, realizzato con il patrocinio della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), su iniziativa di Federfarma, Fondazione Cannavò e Utifar e con l’organizzazione di Edra, che avrà luogo dal 20 al 22 ottobre dal titolo “Il rilancio della sanità territoriale strumento di garanzia per la promozione della salute e della continuità assistenziale. Il ruolo del farmacista e funzione della farmacia”. Il congresso è stato presentato oggi in conferenza stampa presso il Nobile Collegio Chimico Farmaceutico di Roma.

I fondi del PNRR fondamentali per investire nel rilancio delle farmacie

«Il congresso di ottobre sarà un importantissimo momento di confronto con tutte le aree della professione per cercare di mettere a fattor comune le maggiori novità che stanno interessando e interesseranno il nostro ambito – ha affermato l’on. Dott. Andrea Mandelli, presidente FOFI. – È cosa nota – prosegue Mandelli – che i colleghi abbiano avuto il grande merito di aver affrontato, negli ultimi anni, il tema della prossimità in modo proattivo e attivo. Ora guardiamo al futuro, perché adagiarci sui risultati ottenuti non può bastare: vogliamo essere attori sul territorio, non di un monologo ma di un dialogo che coinvolga tutti i professionisti della salute. I 289 miliardi del PNRR – afferma ancora Mandelli – sono poi un’occasione fondamentale da non sprecare. Il nostro obiettivo comune è sempre il rilancio professionale del farmacista e della tenuta e implementazione del sistema farmacia. La posta in gioco si è alzata moltissimo e, in questo senso, una delle sfide più importanti, su cui è necessaria maggior concretezza, riguarda il modo in cui sarà finanziata definitivamente la farmacia dei servizi».

Remunerazioni adeguate e consolidamento del ruolo

«Abbiamo necessità e urgenza – ha affermato il dott. Marco Cossolo, presidente Federfarma – di colmare il gap comunicativo che intercorre tra quello che viene istituito in sede legislativa e quello che poi viene in concreto attuato sul territorio. Siamo all’ultimo miglio di un percorso che ha visto i farmacisti protagonisti nella rivalutazione del loro ruolo – aggiunge Cossolo – il rush finale è il nostro consolidamento nei processi di distribuzione del farmaco, con una retribuzione adeguata al nostro lavoro. Nessuno deve rimanere indietro».

La chiave di volta della formazione e del confronto continuo

«Quello che le farmacie stanno vivendo oggi è un vero e proprio cambio di passo culturale – commenta Eugenio Leopardi, presidente Utifar – ed una evoluzione delle proprie competenze. La territorialità è nel nostro DNA, da quasi mille anni, ora dobbiamo trasformarla in qualcosa di più. Ora, che finalmente le istituzioni hanno compreso a fondo le nostre competenze e la loro importanza nei processi che legano l’assistenza e il territorio, dobbiamo consolidare e rendere costanti i risultati raggiunti nell’ambito dell’emergenza pandemica. Come? In primis- osserva Leopardi – con la formazione, un ambito in cui Utifar garantisce impegno costante per favorire occasioni di incontro e confronto fra professionisti, la vera chiave per gestire il cambiamento».

L’integrazione tra sanità e territorio passa dalle farmacie

«L’assise dei farmacisti italiani ha un obiettivo ambizioso sicuramente, cioè verificare come e quanto la professione farmaceutica in tutte le sue declinazioni e attività possa contribuire al miglioramento della qualità assistenziale delle attività di prevenzione – spiega il sen. dott. Luigi D’ambrosio Lettieri, presidente Fondazione Cannavò e vicepresidente FOFI -. Abbiamo raggiunto insieme traguardi straordinari, come FOFI e Federfarma – sottolinea – coprotagonisti di un progetto di governance sanitaria adeguato alla sfida dei tempi, sulla base della lezione impartitaci da questi anni di emergenza sanitaria. Insieme al governo e alle forze politiche, e alle associazioni di settore, lavoreremo perché la continuità assistenziale e l’integrazione tra sanità e territorio sia sempre più proficua e capillare. La farmacia – conclude D’ambrosio Lettieri – è la porta di accesso al Ssn, motivo per il quale avremo sempre più bisogno di nuove, e più convinte, sinergie multidisciplinari».

 



Fonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *