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Seduta positiva a Wall Street, con le trimestrali migliori delle attese di Alphabet controllante di Google e Microsoft che hanno sollevato i titoli growth, mentre gli investitori si trovano a valutare dati macroeconomici che potrebbero avere un impatto sulle prossime scelte della Federal Reserve. Prima dell’apertura del mercato è emerso che l’indice dei prezzi della spesa per consumi personali PCE è aumentato dello 0,3% a marzo su base mensile e del 2,7% su base annuale contro le aspettative del 2,6%; il dato core è aumentato del 2,8% su base annuale, più del +2,6% atteso.

Tra le maggiori società che hanno rilasciato i conti prima della campanella, male AbbVie nonostante abbia alzato la guidance sugli utili per l’intero anno, affonda Intel che ha fornito previsioni deludenti per il periodo attuale, scendono Exxon Mobil e Chevron che hanno registrato un calo degli utili nei primi tre mesi dell’anno.

Guardando ai maggiori indici della Borsa di New York, il Dow Jones sale dello 0,53% a 38.288 punti; sulla stessa linea, performance positiva per l’S&P-500, che continua la giornata in aumento dell’1,17% rispetto alla chiusura della seduta precedente. Effervescente il Nasdaq 100 +1,76%; sulla stessa tendenza, ottima la prestazione dell’S&P 100 +1,57%.

Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti telecomunicazioni +4,42%, informatica +2,08% e beni di consumo secondari +1,80%. Nella parte bassa della classifica dell’S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti energia -1,20% e utilities -0,82%.

Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Amazon +3,56%, Microsoft +2,35%, Goldman Sachs +1,77% e Caterpillar +1,61%.

Le peggiori performance, invece, si registrano su Intel, che ottiene -9,64%. Discesa modesta per IBM, che cede un piccolo -1,21%. Pensosa Procter & Gamble, con un calo frazionale dello 0,68%. Tentenna Travelers Company, con un modesto ribasso dello 0,58%.

Sul podio dei titoli del Nasdaq, Alphabet +10,38%, Alphabet +10,05%, Nvidia +5,54% e KLA-Tencor +4,73%.

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Intel, che prosegue le contrattazioni a -9,64%. In perdita Atlassian, che scende del 9,16%. Pesante DexCom, che segna una discesa di ben -7,96 punti percentuali. Seduta negativa per Old Dominion Freight Line, che scende del 6,47%.

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