In Italia è aumentato il consumo di alcol: nel 2022, i consumatori a rischio erano 8 milioni e i binge drinker 3.700.000. 770.000, invece, le persone con un danno da alcol non intercettato.

Il dato evidenzia una situazione ormai stabilizzata e allarmante, poiché attesta un aumento del rischio dilagante nelle fasce più vulnerabili della popolazione: minori, adolescenti, donne, anziani.

Non si registrano, dunque, le attese riduzioni dei consumatori a rischio, che crescono nel 2022 con frequenze elevate tra le categorie più deboli della società.

Il bere per ubriacarsi non risparmia gli anziani. Tra questi si registrano le più elevate frequenze di consumatori dannosi con disturbi da uso di alcol non intercettati. In costante amento sono i consumi fuori pasto, in particolare tra le donne (23,2%) con 1 milione di donne che si ubriaca.

I dati sul consumo di alcol nel 2020

Nel 2022, molti italiani hanno bevuto quantità di alcol tali da esporre la propria salute a rischio. Il 21,2% degli uomini e il 9,1% delle donne, di età superiore a 11 anni, ha ecceduto nel consumo di alcol. Tre milioni e 700 mila persone hanno bevuto per ubriacarsi (binge drinker) e 770.000 sono stati i consumatori dannosi. Questi ultimi hanno consumato alcol provocando un danno alla loro salute, a livello fisico o mentale.

I consumatori a rischio sono aumentati, in particolare negli uomini, rimane distante il raggiungimento degli Obiettivi di Salute Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

A scattare la fotografia è, come ogni anno, l’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, ONA-ISS.

L’Osservatorio ha rielaborato attraverso il SISMA (Sistema di Monitoraggio Alcol), anche per il Programma Statistico Nazionale, i dati della Multiscopo ISTAT. Ciò in occasione dell’Alcohol Prevention Day (APD) che si è svolta il 13 aprile scorso.  

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Nel dettaglio il quadro dei consumatori di alcol in Italia

Il quadro dei consumatori di alcol in Italia è, come abbiamo visto, ricco di dettagli. E si arricchisce di altri dati: 10.200.00 italiani sopra i 18 anni hanno bevuto alcol quotidianamente. Tra i consumatori a rischio, preoccupano soprattutto i

giovani (circa 1.310.000 tra gli 11 e 24 anni, di cui 650.000 minorenni). E le donne (circa 2,5 milioni, con il 15,5% di consumatrici a rischio tra le minorenni 11-17enni).

Spiccano i 3,7 milioni di binge drinker, soprattutto maschi di tutte le età (104.000 sono minori). Anche qui si registra una diminuzione in direzione dei livelli del 2020, ma non per le donne che sono stabili. Fra le donne si continuano a registrare numeri elevati, sono infatti 290.000 le consumatrici con danno da alcol.

Dei 770.000 consumatori dannosi con Disturbi da Uso di Alcol (DUA) in necessità di trattamento, solo l’8,2% è stato intercettato clinicamente.  

Urgente una rinnovata prevenzione nazionale e regionale

I dati del sistema EMUR del Ministero della Salute attestano che nel 2022 si sono registrati 39.590 accessi al Pronto Soccorso. Tra questi, il 10,4% ha riguardato i minori, che in un solo anno hanno fatto registrare un aumento del 12.1%.

Si rivela sempre più urgente la prevenzione a tutti i livelli.

«Per delineare la roadmap di una rinnovata prevenzione nazionale e regionale, la più efficace possibile, è necessario intercettare precocemente tutti i consumatori a rischio». Così Emanuele Scafato, Direttore dell’ONA-ISS. È necessario, inoltre, assicurare «alle cure quelli con danno e alcoldipendenti, a sostegno delle persone, delle famiglie. E anche degli obiettivi delle strategie europee e globali in cui siamo impegnati».



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