– Nel documento finale del G7 potrebbe essere inserite le sanzioni all’Iran. L’intesa – come confermato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani – è sul tavolo del G7 Esteri a Capri che si è aperto oggi sotto la presidenza italiana. “Nel corso delle discussioni qui a Capri, affronteremo la questione di che tipo di sanzioni applicare all’Iran, perché un attacco come quello lanciato contro Israele non può restare senza risposta. Ieri durante la riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione europea l’orientamento dell’Ue era quello di dare sanzioni a chi dava missili e droni che poi venivano lanciati contro l’Ucraina, contro Israele o i mercantili nel Mar Rosso. Vogliamo che prevalga sempre la prudenza – ha detto Tajani –. Ieri ho parlato a lungo col ministro degli Esteri di Israele e gli ho detto qual era la nostra posizione. Israele ha ottenuto una vittoria militare perché il 99% dei missili e dei droni iraniani non ha raggiunto l’obiettivo, ha vinto la difesa israeliana. Ora bisogna vedere cosa accadrà, che tipo di reazione ci sarà, ne parleremo e certamente lavoreremo insieme per una de-escalation”.
Secondo quanto riporta l’Ansa citando fonti che seguono il dossier, “si dovrebbe trattare di sanzioni individuali su persone coinvolte nella catena di rifornimento di droni e missili, che è la stessa catena di comando che li fornisce alla Russia. In sostanza “un messaggio politico” da parte dell’occidente.
Una sponda a Washington, dopo che gli Stati Uniti hanno fatto la prima mossa sul fronte sanzioni. Sulle nuove sanzioni legate alle armi di Teheran converge anche l’Ue che – come è emerso dal Consiglio dei leader riuniti a Bruxelles – si è detta pronta ad adottare ulteriori misure restrittive nei confronti dell’Iran, in particolare in relazione ai veicoli aerei senza pilota e ai missili. “È un dovere” ampliare la portata delle sanzioni contro l’Iran, ha sottolineato il presidente francese Emmanuel Macron dalla capitale del Belgio.
A Capri David Cameron ha chiesto misure coordinate tra i sette grandi, mentre la tedesca Annalena Baerbock ha proposto di estendere il giro di vite su Teheran anche ai suoi droni. L’alto rappresentante Ue Josep Borrell si è detto d’accordo, parlando anche di un’ipotesi missili.