Spiegare che l’osteopatia è una professione sanitaria attenta alle persone e al servizio della salute dei cittadini di ogni età, alla vigilia del suo pieno riconoscimento. È l’obiettivo di “L’osteopatia è per tutti”, la campagna video del ROI – Registro Osteopati d’Italia, la più rappresentativa associazione di categoria in Italia.

La campagna è stata lanciata oggi, a 50 giorni dalla data ultima fissata dal Decreto “Milleproroghe” per concludere l’attuazione della legge istitutiva dell’osteopatia che risale al 2018. Entro il 30 giugno infatti il MUR, di concerto con il Ministero della Salute, dovrà delineare il percorso formativo triennale per la futura laurea in osteopatia e in successione dovranno essere definiti gli eventuali percorsi integrativi.

La campagna si articolerà in una serie di video che raccontano le storie di diversi personaggi. Ognuno di loro si reca dall’osteopata per presentare il proprio problema, con le idee piuttosto confuse su cosa aspettarsi dal primo incontro, ma tutti saranno piacevolmente impressionati e troveranno nell’osteopatia una preziosa alleata. I video saranno pubblicati settimanalmente sui profili Facebook, Instagram e Twitter del ROI. L’hashtag della campagna è #OsteopatiaPerTutti. Il primo video è disponibile qui.

«Con la nostra campagna video vogliamo sfatare alcuni luoghi comuni sulla nostra professione, ha dichiarato Paola Sciomachen, Presidente del ROI. In rete può capitare di imbattersi in immagini di trattamenti manipolativi osteopatici ‘spettacolarizzati’, che rischiano di confondere le idee ai cittadini e svilire una categoria che da anni porta avanti un lavoro costantemente orientato alla qualità, incentrato sulla ricerca scientifica e sull’aggiornamento professionale. È fondamentale che il MUR proceda alla definizione dell’ordinamento didattico: la conclusione dell’iter rappresenterebbe una tutela per i pazienti italiani che si rivolgono all’osteopatia con fiducia e soddisfazione».

Secondo la ricerca condotta dall’istituto Quorum/Youtrend per il ROI ad aprile 2022 su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana, 2 intervistati su 3 valutano positivamente l’osteopatia. Tra le motivazioni indicate da chi esprime un giudizio favorevole, il 45% del sottocampione ritiene che l’osteopatia permetta di ridurre l’utilizzo di farmaci nelle problematiche ricorrenti come dolori muscolari e che sia una professione sanitaria utile nella gestione delle patologie croniche.





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