148881.t.W320.H200.M4

– Dopo 17 anni Twitter dice addio all’iconico uccellino azzurro e, di conseguenza, alla terminologia fatta di “cinguettii” ad esso collegata. Al suo posto Elon Musk sceglie una “X”, primo passo di un progetto più ampio che ha in cantiere da anni. Il logo, ha detto Musk, “doveva essere cambiato molto tempo fa, scusate se ci è voluto così tanto tempo”. L’obiettivo del patron di Tesla e SpaceX è quello di creare
“una app per tutto”. Un progetto annunciato da anni. Quando ha rilevato Twitter lo scorso ottobre Musk ha detto chiaramente che il social sarebbe stato utile ad “accelerare la creazione” del suo progetto di un’app del tutto simile alla cinese WeChat.

+”È molto raro, nella vita e negli affari, avere una seconda chance per fare colpo. Twitter ha fatto colpo e ha cambiato la modalità in cui comunichiamo. Ora X si spingerà oltre” ha twittato Linda Yaccarino, l’amministratrice delegata del social, spiegando che “X è il futuro dell’interattività illimitata, centrato sull’audio, il video, la messaggistica e i pagamenti. Mossa dall’intelligenza artificiale, X ci connetterà in modalità che stiamo solo iniziando a immaginare”. Yaccarino si è occupata personalmente di presentare il cambio di logo agli inserzionisti pubblicitari, spiegando loro anche che X collaborerà in modo più stretto con xAI, la nuova start up di intelligenza artificiale lanciata dal miliardario. X e xAI, ma anche SpaceX, mostrano l’attrazione di Musk per la lettera X: una delle sue prime società si chiamava X.com ed è poi divenuta PayPal, il primo modello di Tesla era il “Model X” e uno dei figli del miliardario è chiamato X dal padre.

L’addio all’uccellino ‘Larry T Bird’ – così come lo aveva chiamato il co-fondatore di Twitter Biz Stone in onore dell’ex giocatore di basket dei Boston Celtics Larry Bird – potrebbe anche tradursi in possibili problemi finanziari per Musk: scaricando l’asset più riconoscibile di Twitter, infatti, il miliardario potrebbe scontrarsi con la preoccupazione e lo scetticismo delle banche e degli investitori che gli hanno staccato assegni da miliardi di dollari per l’acquisizione.

Fonte

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *