Repetto (ministero Ambiente), “Questo tipo di cura e attenzione aiutano a preservare e a essere meno travolti da eventi estremi”
“La gente è preoccupata per il cambiamento climatico, una battaglia contro il cambiamento climatico non dipende solo dall’Italia ma del mondo intero. Muoversi in bici è molto meglio che muoversi in auto, e L’Eroica crea opportunità e si abbina perfettamente alla promozione del vino e del territorio”. Lo ha detto all’Adnkronos il vicepresidente del Parlamento Europeo Roberts Zile, durante la tre giorni di Eroica Montalcino culminata nella gara di domenica con oltre 2.200 ciclisti al via sulle loro biciclette vintage. “L’Europa sta facendo la sua parte: ci saranno aiuti dal fondo di solidarietà per le zone alluvionate dell’Emilia Romagna), ma devono agire anche gli altri. Il turismo cambierà con più gente attiva che si avvicina a quel mondo. L’Eroica aiuta a mantenere le strade bianche che rappresenta una infrastruttura esistente che è adatta alle bici, non c’è bisogno di creare una infrastruttura separata”.
“Le persone che abbiamo qui intorno oggi ci dicono che sono qui non solo perché gli piace il posto ma anche perché vogliono averne cura: chi organizza un evento di questo genere lo fa perché ha attenzione e cura del territorio -aggiunge, nella stessa occasione, il direttore della comunicazione del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Domenico Repetto-. La questione è semplice nella sua dialettica ma molto complicata nella sua attuazione. E’ evidente che si possono evitare tragedie come quella dell’Emilia Romagna se ci fosse maggior cura, però non possiamo dire che la Romagna abbia avuto poca cura del territorio. Dobbiamo attrezzarci di fronte ad eventi dal punto di vista meteorologico assolutamente eccezionali, rivedere il modo in cui gestire i nostri territori. Sicuramente quello che stiamo vedendo qui in questi giorni qui a Montalcino è la dimostrazione che se dai cura e attenzione al territorio lo puoi naturalmente tutelare meglio e soprattutto metterlo a disposizione delle generazioni future. Per essere meno travolti da eventi di quel genere bisogna rivedere i paradigmi attraverso i quali creare strumenti di protezione”.
Stavolta a Montalcino sono stati più di 2200 i ciclisti che hanno preso il via da piazza del Popolo per uno dei cinque percorsi a disposizione. Un mix di grande passione popolare, senza limiti di generazione e confini geografici: “Eroica ha tanti meriti, tutti guadagnati sul campo – dichiara Giancarlo Brocci – ideatore de L’Eroica – con certezza assoluta gli eventi Eroica producono sempre più gioia e felicità. Sia in Italia che in giro per il mondo la contaminazione non conosce limiti”.
“Tutto è andato a meraviglia -aggiunge Franco Rossi, presidente di Eroica Italia- siamo felicissimi che ci siano sempre più persone che vengono a Eroica Montalcino. Aumentano gli eventi collaterali, crescono l’entusiasmo e l’impegno delle tante realtà sul territorio. Mi corre l’obbligo di ringraziare i tanti volontari, le associazioni che ci hanno aiutato nell’allestimento dei ristori e dei percorsi, le Forze dell’Ordine tutte, le Istituzioni e il territorio tutto. Tutti bravissimi”.
Il percorso più pedalato è stato quello dei 79 chilometri con ben 684 ciclisti, Il percorso di 96 chilometri è stato scelto da 566 ciclisti. Quello più lungo, di ben 153 chilometri, da 472 ciclisti. I due percorsi più corti sono stati scelti da 423 ciclisti (46 chilometri), 69 sono stati i ciclisti che hanno pedalato il percorso di 27 chilometri. Dei 2214 partecipanti gli stranieri sono stati 487 da 39 Paesi, ben 243 le donne sui pedali.