La campagna elettorale di Zohran Mamdani si conclude con un’intensa serie di eventi. Dopo un’apparizione in un club notturno queer a Brooklyn, la mattina si è recato alla maratona di New York, motivando i volontari in vari punti della città.
Il giorno prima delle elezioni, Mamdani, accompagnato dai suoi sostenitori, si è presentato alle 7 del mattino davanti al municipio di New York, che potrebbe diventare il suo nuovo ufficio. In un discorso, ha definito la sua campagna come innovativa, sottolineando che, se eletto, sarà il primo sindaco musulmano, sudasiatico e millennial della città. Ha evidenziato il crescente supporto degli elettori giovani, della classe lavoratrice e degli immigrati.
Mamdani ha simbolicamente attraversato il ponte di Brooklyn prima dell’alba, circondato da politici locali che reggevano uno striscione con il messaggio “Our Time is Now”. La folla ha fatto eco con gli slogan “Tax the Rich” e “Zohran mayor”, mentre Mamdani ha già assunto un atteggiamento da potenziale sindaco.
Durante il suo intervento, ha ribadito che la sua campagna rappresenta una risposta ai bisogni di coloro che lavorano duramente e ha menzionato il supporto della procuratrice generale Letitia James, in previsione di attacchi da parte di Donald Trump.
Poche ore prima del suo intervento, Trump ha sostenuto l’ex governatore Andrew Cuomo, che si ripresenta come indipendente dopo la sconfitta alle primarie. Mamdani ha risposto dicendo che le parole di Cuomo sembravano riflettere quelle di Trump, evidenziando una visione ristretta della diversità.
Nonostante l’appoggio di Cuomo da parte dell’establishment democratico, Mamdani ha ricevuto sostegno solo dall’ala socialista. Durante i comizi finali, ha visto la partecipazione di figure come Jeremy Corbyn e l’ex presidente Barack Obama, che gli ha offerto consulenza e supporto. Mamdani ha apprezzato profundamente il gesto dell’ex presidente, sottolineando l’importanza del movimento che sta cercando di realizzare per la città.