Il mercato azionario statunitense chiude in calo, con il Dow Jones stabile a 42.161 punti mentre l’S&P 500 scende a 5.734 punti. Anche il Nasdaq 100 segna un lieve ribasso di -0,17%, e l’S&P 100 scende appena dello 0,02%. I titoli del settore automobilistico, come Ford e GM, risentono del profit warning emesso da Stellantis, Volkswagen e Aston Martin. Sul fronte macroeconomico, l’indice PMI manifatturiero dell’ISM di Chicago ha registrato a settembre 46,6 punti, segnando un leggero incremento rispetto ai 46,1 punti di agosto e al consenso degli analisti. La Federal Reserve di Dallas ha riportato un indice di attività manifatturiera in Texas di -9,0 punti per settembre, in miglioramento rispetto ai -9,7 di agosto, ma al di sotto delle attese di -4,5 punti.
Tutti i settori dell’S&P 500 mostrano segni di debolezza, con i materiali e i beni di consumo secondari tra i più colpiti, rispettivamente con -0,82% e -0,49%. Tra i titoli del Dow Jones, Apple (+1,56%), Home Depot (+1,25%), Wal-Mart (+0,78%), e Chevron (+0,59%) si distinguono per performance positive, mentre Boeing registra cali significativi con -2,46%. Anche Salesforce e Intel mostrano performance negative con rispettivi ribassi del 2,10% e 2,07%. Il Dow chiude con un calo dell’1,45%.
Nel Nasdaq 100, tra i migliori performer spiccano Intuitive Surgical (+2,00%), GE Healthcare Technologies (+1,64%), e Apple. Al contrario, Micron Technology segna un -4,07%, seguito da ON Semiconductor con un ribasso del 3,15% e Dollar Tree a -2,88%. Anche NXP Semiconductors registra un decremento del 2,47%.
Per quanto riguarda le prossime pubblicazioni macroeconomiche: lunedì 30 settembre è atteso un PMI Chicago a 46,1 punti; martedì 1 ottobre, il PMI manifatturiero dovrebbe attestarsi a 47 punti, mentre l’ISM manifatturiero è previsto a 47,6 punti. Mercoledì, il rapporto sugli occupati ADP prevede 124K unità, in crescita rispetto ai 99K di agosto, e giovedì 3 ottobre si attende il dato sui licenziamenti di Challenger.