Dopo 25 anni di negoziati, l’Unione Europea ha concluso un accordo commerciale con il Mercosur, che comprende Uruguay, Paraguay, Argentina e Brasile. Questo accordo, il cui obiettivo è promuovere la crescita economica, offre vantaggi significativi per cả Paesi coinvolti, da una maggiore occupazione a più opzioni per i consumatori. La presidente Ursula von der Leyen ha descritto questa firma come un’opportunità economica e una necessità politica, sottolineando l’importanza della cooperazione in un contesto globale in cui prevalgono tendenze isolazioniste.
La Commissione Europea ha negoziato i termini dell’accordo, mantenendoli riservati fino al termine delle discussioni. Saranno pubblicati i dettagli prossimamente, dopo l’aggiunta di garanzie per il mercato europeo. L’accordo pone un forte accento sulla sostenibilità, integrando l’Accordo di Parigi e stabilendo impegni per ridurre la deforestazione, oltre a creare un fondo di 1,8 miliardi di euro per aiutare la transizione ecologica nei Paesi del Mercosur. Le indicazioni geografiche saranno protette, mantenendo i rigorosi standard sanitari e alimentari dell’UE.
Tuttavia, l’accordo ha suscitato preoccupazioni, soprattutto in Francia e Polonia, mentre la Germania e la Spagna hanno accolto favorevolmente l’intesa. L’Italia ha espresso dubbi e il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha sottolineato che l’approvazione del trattato dipenderà dalle garanzie di reciprocità e protezione delle produzioni agricole italiane.
L’accordo eliminerà i dazi sul 91% delle esportazioni europee e sul 92% di quelle del Mercosur, generando risparmi significativi per le imprese europee. Il settore agricolo subirà cambiamenti radicali, con la rimozione di dazi che oggi limitano l’accesso ai prodotti agroalimentari europei. Inoltre, l’accordo prevede meccanismi di risoluzione delle controversie e un impegno legale per affrontare la deforestazione.
L’intesa avrà un impatto notevole sull’Italia, dove quasi un milione di posti di lavoro dipendono dalle esportazioni verso il Mercosur. Con oltre 8.000 aziende italiane attive nella regione, l’accordo semplificherà le procedure doganali e offrirà nuove opportunità, specialmente per le piccole e medie imprese, che rappresentano la maggior parte delle esportazioni italiane nel Mercosur.