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giovedì, 17 Aprile, 2025
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Vladimir Luxuria, lo splendido monologo sui Pride vietati in Ungheria

La settimana scorsa, il Parlamento ungherese ha approvato una legge che vieta qualsiasi manifestazione LGBTQ nel paese, con divieti assoluti su eventi e parate a favore dei diritti della comunità. Il premier ungherese Viktor Orban e i politici di destra giustificano questa legge sostenendo che eventi come il Pride possano danneggiare i bambini, che devono essere protetti dall’“ideologia gender”. In un monologo a “Le Iene”, Vladimir Luxuria ha sottolineato la gravità di questa situazione, affermando che i minori devono essere protetti non dalle persone LGBTQ, ma dagli omofobi.

In Ungheria, alla legge contro il Pride si aggiungono sanzioni per gli organizzatori e l’uso del riconoscimento facciale per identificare i partecipanti. Questo Parlamento ha anche vietato il riconoscimento dell’identità alle persone trans e la discussione pubblica sull’omosessualità. Luxuria ha richiamato l’attenzione sui pericoli di questo tipo di censura, sottolineando che, in passato, è stata vissuta un’epoca in cui esprimere idee alternative era considerato un reato. Ha avvertito che combattere per la libertà di espressione è fondamentale, poiché ciò che accade oggi potrebbe accadere a chiunque in futuro.

L’Unione Europea deve intervenire e non può rimanere indifferente a queste violazioni dei diritti. Luxuria ha denunciato l’imbarazzo del governo italiano, alleato di Orban, per il silenzio su queste gravi problematiche. In Ungheria, i manifestanti hanno già iniziato a scendere in piazza contro questa legge, accusando il governo di seguire l’esempio della Russia di Putin. La vigilanza sui diritti civili è essenziale, per evitare che tale repressione si diffonda ulteriormente.

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