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domenica, 23 Marzo, 2025
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Vittorio Feltri contro FdI: Il suicidio assistito e il confronto con il diritto all’aborto

Vittorio Feltri, direttore editoriale del Giornale e consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha espresso il suo supporto per il suicidio assistito, criticando la posizione del suo stesso partito. Feltri ha sostenuto Guido Bertolaso, assessore al Welfare in Lombardia, che ha permesso il primo caso di suicidio assistito nella regione, rispettando una sentenza della Corte costituzionale. In un’intervista, Feltri ha evidenziato l’ipocrisia di una società che consente l’aborto ma nega la scelta a persone malate di porre fine alla propria vita quando questa diventa insostenibile.

Feltri ha definito l’opposizione di Fratelli d’Italia al suicidio assistito come frutto di “ignoranza morale” e un attaccamento a visioni antiquate, criticando anche l’influenza della Chiesa cattolica. La polemica è emersa dopo che Bertolaso è stato attaccato da rappresentanti del suo partito per aver rispettato la legge; la paziente coinvolta, una donna milanese di 50 anni affetta da sclerosi multipla, ha seguito un lungo iter burocratico di 9 mesi prima di poter accedere al suicidio assistito, in conformità con la sentenza del 2019.

Attilio Fontana, presidente della Lombardia, ha difeso Bertolaso, sottolineando che non poteva opporsi alle valutazioni dell’azienda sanitaria locale senza violare la legge. In Italia, non esiste ancora una legge nazionale sul suicidio assistito, il che ha portato alcune Regioni a stabilire leggi locali, come la Toscana, che ha regolamentato il processo. Giorgia Meloni, presidente del Consiglio e leader di Fratelli d’Italia, ha mantenuto posizioni contrarie al suicidio assistito, richiedendo un dibattito nazionale sul tema.

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