Nuovi dettagli emergono sul caso dei neonati morti a Parma. Chiara Petrolini, madre dei due gemelli, avrebbe rivelato, forse involontariamente, che il secondo bambino è nato vivo. La 22enne, che ha seppellito i gemelli in un giardino di Traversetolo, ha presentato una richiesta di scarcerazione, dalla quale emergono particolari sulla confessione.
Secondo quanto riportato, Chiara avrebbe dichiarato di aver inizialmente avvertito il battito del cuore del secondo bambino, ma poi avrebbe affermato che “non gli batteva più il cuore”. Questo indicherebbe che al momento della nascita il piccolo era effettivamente vivo. La Petrolini ha anche fornito dettagli sul primo neonato, affermando di aver tentato di scuoterlo “per vedere se respirava”, ma senza successo, e quindi di aver deciso di seppellirlo di nascosto nel suo giardino, affermando di aver scavato la buca lei stessa.
La verità riguardo a quanto accaduto non sarà mai del tutto chiara, poiché i resti del bambino sono ormai ridotti a piccole ossa. Tuttavia, per il secondo neonato ci sono evidenze più concrete della sua nascita viva. Esperti medici hanno confermato tramite una perizia che il bimbo aveva respirato, poiché sono state trovate tracce d’aria nei polmoni, segno della sua vitalità.
La confessione di Chiara Petrolini e la situazione relativa ai neonati hanno generato forte indignazione e dibattito nell’opinione pubblica. In particolar modo, il dialogo tra i genitori di Chiara è stato intercettato, rivelando ulteriori dettagli sulla loro reazione rispetto alla situazione legale della giovane madre e il destino dei neonati.
Il caso continua a suscitare profondi interrogativi e si attende l’evoluzione delle indagini e delle decisioni dei magistrati, mentre la comunità è scossa da una tragedia tanto complessa e dolorosa. Chiara, nel frattempo, vive in un limbo legale, con la possibilità di evitare il carcere in attesa di ulteriori sviluppi processuali. Le indagini sono quindi concentrate non solo sulle dichiarazioni della donna, ma anche sull’analisi delle evidenze mediche e sul contesto in cui è avvenuta la nascita e la successiva sepoltura dei neonati.