Nel suo nuovo singolo “Allucinazione collettiva”, Fedez sorprendentemente non attacca Tony Effe, con cui aveva ingaggiato un duello a distanza, ma si concentra sulla sua relazione con l’ex moglie Chiara Ferragni. Il testo della canzone è ricco di riferimenti alla loro vita insieme, sviando dall’argomento principale per affrontare la crisi post Festival di Sanremo 2023 e persino menzionando un tentato suicidio.
Riferendosi a questo tragico evento, un verso recita: “Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio”. Altri versi esprimono il suo rammarico, come “che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio. Ho preso le gocce e no pezzi di vetro perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto”. Fedez narra l’intensità della loro relazione, passando per momenti di crisi e conflitto, descrivendo anche la cerchia di amici di Ferragni come “yes man”.
Dopo una prima parte carica di accuse, il tono della canzone evolve verso la malinconia. Fedez si chiede se ci sia un lieto fine a una “favola infelice”. Riconosce anche i momenti felici passati con Ferragni, affermando che “con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più” e desiderando di cancellare il dolore causato dalla loro separazione.
Prima dell’uscita del singolo, Chiara Ferragni ha commentato sui social, preannunciando che non ci sarebbe stata una nuova polemica, ma una “finta canzone romantica, priva di sincerità”. Ha definito le parole di Fedez come un “palese tentativo di sfruttare il momento” e ha chiesto di essere lasciata fuori da conflitti simili, sottolineando la fatica di gestire attacchi gratuiti e pettegolezzi.
Alla luce di tutto ciò, il brano di Fedez si configura come una riflessione complessa, che intreccia riconoscimenti di affetto, accuse e una profonda malinconia per una storia d’amore che ha conosciuto tanto di bello quanto di doloroso. La comunicazione finale di Ferragni sembra esprimere il desiderio di chiudere un capitolo difficile, mentre Fedez continua a esplorare i suoi sentimenti in musica.