Nella notte tra venerdì 8 e sabato 9 novembre si è verificata una rissa tra gli ultrà del Torino e della Juventus nella zona della Gran Madre, poche ore prima del derby della Mole all’Allianz Stadium. Gli scontri sono stati particolarmente violenti, con i tifosi che si sono affrontati con spranghe, bastoni e cinghie nel cuore della movida torinese, animata anche dall’imminente inizio delle Atp Finals di tennis.
Secondo l’ANSA, i tifosi si erano dati appuntamento, come in passato, per confrontarsi. Circa un centinaio di ultras, vestiti di nero e incappucciati, si sono scontrati dando vita a una condotta di violenza che ha suscitato l’indignazione generale sui social media. La polizia, intervenuta per riportare la calma, ha identificato circa dieci persone e ha effettuato un arresto. Gli scontri sono avvenuti intorno all’una di notte. Le forze dell’ordine stanno attualmente esaminando la posizione di coloro che sono stati bloccati durante il fuggi fuggi creatosi all’arrivo delle prime volanti.
Il segnale d’allerta è stato lanciato dai cittadini che si trovavano nei locali della zona e le indagini sono ora in mano alla Digos della polizia. Si è appreso che tra gli ultras fermati ci sarebbero membri dei gruppi della tifoseria organizzata bianconera, in particolare i Drughi e il Primo Novembre. Durante l’intervento, sono stati trovati e sequestrati dei bastoni e delle aste con drappi riportanti il simbolo Ug69, riconducibile agli ultrà del Torino.
Questo episodio di violenza si inserisce in un contesto più ampio di tensioni tra le tifoserie, già in passato al centro di scontri. L’attenzione mediatica è alta, e le autorità sono chiamate a garantire la sicurezza degli eventi, in particolare in occasioni di manifestazioni sportive che richiamano grandi folle. Il derby rappresenta sempre un momento di forte rivalità, ma episodi come questi mettono in discussione non solo la sicurezza degli eventi sportivi, ma anche il comportamento delle tifoserie.