Durante un’intervista a Il Giornale, Violante Guidotti Bentivoglio, moglie del politico Carlo Calenda, ha condiviso aneddoti sulla sua vita accanto al marito e a Lapo Elkann. Violante, che inizialmente aveva giurato di non sposare un politico e di non trasferirsi a Modena, ha poi sposato Calenda e si è trasferita in quella città, dove ha vissuto con Elkann. Ha descritto il loro rapporto come “una squadra” e ha rivelato un episodio divertente: mentre convivevano, trovò Lapo girare in casa in pareo a causa del caldo insopportabile, sottolineando che lui e Calenda non avevano capito come funzionasse il termostato, che era impostato a 40 gradi da mesi.
La convivenza è stata caratterizzata da momenti esilaranti, ma anche dalla mancanza di ordine. Violante racconta di aver detto chiaramente a Lapo e Carlo: “o vi civilizzate o me ne vado”, dato che la situazione era diventata insostenibile a causa del disordine. Nonostante ciò, ha descritto Elkann come un “personaggio straordinario” e ha definito quel periodo “divertentissimo”.
Oltre a questi episodi leggeri, l’intervista ha toccato temi più seri, come le battaglie di Violante contro la leucemia e il tumore al seno. Ha spiegato come, quando ha ricevuto la diagnosi di leucemia, si sia sentita catapultata in un “mondo parallelo”, dove tutto assumeva un’altra forma e il mondo sembrava crollarle addosso. La sua esperienza è stata particolarmente travolgente, poiché dopo pochi minuti dagli esami si è ritrovata ricoverata. Non ha avuto il tempo di elaborare quanto stesse accadendo e la diagnosi per lei è stata difficile da accettare.
Dopo aver affrontato entrambe le malattie, Violante ha subito una recidiva di leucemia e ha dovuto affrontare un trapianto di midollo osseo. Ha raccontato della paura che ha provato durante quel periodo, ma ha anche voluto vedere il lato positivo di queste esperienze. Ha chiesto ai suoi figli di diventare donatori di midollo, sottolineando l’importanza di aiutare gli altri in momenti di bisogno. Questo gesto riflette la sua volontà di trasformare esperienze dolorose in qualcosa di significativo per la sua famiglia e per gli altri.