Wild West è stato un reality show di Rai2 andato in onda nel 2006 e io stesso ve l’ho ricordato in questo precedente articolo dedicato all’amarcord trash. In questi giorni anche TvBlog lo ha celebrato intervistando Matteo D’Errico, vincitore della prima e unica edizione.
Vi ricordate di Wild West, il reality del 2006 condotto da Alba Parietti? https://t.co/IWHVCyrrCE
— BICCY.IT (@BITCHYFit) July 13, 2023
Residente ad Aradeo, comune in provincia di Lecce, Matteo D’Errico condivide le origini con Emma Marrone, che si trionfò sia a Superstar che ad Amici.
“Il paese vanta tre reality vinti, due se li è aggiudicati lei e uno io. Qui non è consentito arrivare secondi, altrimenti il sindaco ti toglie la cittadinanza!”. […] “Come mi accolse il paese? Ci fu un’ovazione, una festa a cui presenziò pure il sindaco. Le classiche robe che organizzano i piccoli comuni quando un loro cittadino raggiunge un risultato importante”.
Il vincitore, nonostante il flop del programma (spostato al pomeridiano dopo tre prime serate che toccarono il fondo con il 6,7% di share), si portò ugualmente a casa un bel gruzzoletto.
“Tolte le tasse, diventarono circa 90 mila. Erano il ricavato incassato alle aste. Fu bellissimo assistere alla vendita del battitore americano. Nell’ultima settimana rimanemmo in due in gara, io e Stefania (Boccafogli, ndr). A decidere il vincitore fu il televoto. Forse sarebbe stato più giusto che vincesse lei, lo avrebbe meritato. Dovette fare i conti con delle situazioni estreme, mentre per me era tutto un gioco. Alla fine del reality avevo zero stress. Ero stato talmente bene che non sarei più voluto tornare a casa”.
Vincitore di Wild West: “La tv è stata per me una finestra isolata”
“Oblio è una parola che porta con sé una connotazione negativa. Diciamo che per me terminò la vacanza. Non ero un personaggio televisivo, per me quella era stata una finestra isolata. Il mondo dello spettacolo non rende economicamente quanto uno può immaginare. Mi spiego: ti arricchisci se sei un professionista importante, altrimenti non è un ambiente facile. Non avrei mai potuto intraprendere quel percorso”.
In merito al flop ha commentato:
“Ci avvisarono che saremmo andati in onda solo al pomeriggio. Molti miei colleghi manifestarono malcontento e dispiacere, a me invece interessava solamente che non lo chiudessero. Del resto non mi importava. Mi stavo divertendo, era come stare a Gardaland. Nella pratica non cambiò nulla, sia la possibilità di proseguire l’esperienza che il premio finale rimanevano intatti”.