“Contiene proteine ad alto valore biologico dove sono presenti tutti gli aminoacidi essenziali e numerosi micronutrienti, oltre che minerali come ferro, fosforo e zinco”
Osannata a fine anni ’90 dall’imitazione Tv del Funari di Corrado Guzzanti che ne raccontava “la magia” in bocca, la mortadella (dal latino ‘murtatum’ – carne finemente tritata nel mortaio) può essere definitivamente sdoganata anche nelle diete. “Il ruolo prezioso che la mortadella ha giocato sul piano della cultura italiana apparentemente però non si accompagna ad un consumo consapevole della stessa, che qualcuno considera un alimento grasso, pesante e difficile da digerire. Ma sul piano nutrizionale è davvero così? Non proprio: contiene proteine ad alto valore biologico dove sono presenti tutti gli aminoacidi essenziali e numerosi micronutrienti, oltre che minerali come ferro, fosforo e zinco. Ecco perché la mortadella può essere inserita in tutte le diete“. Lo spiega all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, responsabile per il Sud della Fondazione di Medicina personalizzata e docente di Fondamenti di dietetica e nutrizione all’Università Lum.
La mortadella “ha un notevole valore saziante, proprio grazie al suo alto valore proteico. In quanto ricca di vitamine del gruppo B aiuta i processi metabolici, ovvero quei processi che, se ben calibrati, consentono a grassi, proteine e carboidrati di cooperare efficacemente per offrire energia al nostro organismo”, continua Minelli. “I tanti minerali presenti nella mortadella supportano brillantemente il sistema immunitario e insieme alle proteine aiutano coloro che hanno bisogno di un’alimentazione ad alto valore nutritivo, primi fra tutti gli sportivi – sottolinea l’immunologo-nutrizionista – La mortadella è, rispetto alle carni rosse, più ricca di grassi insaturi, tra i quali vanno menzionati gli omega 3, omega 6 e omega 9, molto utili per la nostra salute. Questo alimento è noto per l’alto contenuto di acido oleico che stimola la produzione di ormoni, la rigenerazione delle membrane cellulari e la produzione di energia”.
“E’ chiaro che, come tutti i salumi, la mortadella non può e non deve essere mangiata in gran quantità, perché il rischio sovrappeso e obesità è dietro l’angolo, oltre alle problematiche derivanti da un’eccessiva disponbilità di grassi nel sangue. Non dimentichiamo poi che, trattandosi di carne di maiale, notoriamente istamino-liberatrice, possono essere sempre in agguato conseguenze spiacevoli soprattutto a carico di soggetti allergici. Per il resto, da buoni italiani possiamo goderci il gusto della mortadella con un bel morso di saporita felicità”, conclude Minelli.