Julio Velasco rimane allenatore della Nazionale femminile di pallavolo, come comunicato dallo stesso tecnico durante il ‘Premio Mecenate dello Sport – Varaldo Di Pietro’. Velasco, che ha guidato le azzurre all’oro olimpico di Parigi, ha rivelato di aver riflettuto sul suo futuro dopo le Olimpiadi e di aver capito di avere ancora la passione necessaria per continuare. Ha espresso la sua determinazione per arrivare a Los Angeles 2028, confermando un dialogo già avviato con il presidente Manfredi.
Sottolineando la differenza nell’approccio tra le atlete donne e gli atleti uomini, Velasco ha affermato che allenare le donne è più semplice, poiché mantengono un livello elevato di applicazione e concentrazione, anche durante esercizi noiosi. Tuttavia, ha notato che le donne tendono a essere più critiche nei confronti dei propri errori e faticano a superarli. Per questo motivo, cerca di incentivare l’accettazione dell’errore per favorire la loro crescita, suggerendo di dare meno importanza ai piccoli conflitti che possono sorgere all’interno della squadra.
Velasco ha anche accennato al suo passato, rivelando di aver fatto pace con la finale persa nel 1996, evidenziando che in Italia, dopo una vittoria, c’è l’aspettativa che si continui a vincere sempre. Ha rimarcato che l’argento del ’96 meriterebbe di essere festeggiato, aggiungendo di essere molto orgoglioso di quella squadra e dell’approccio con cui hanno affrontato la sconfitta.
In merito al futuro, dopo il trionfo a Parigi 2024, Velasco aveva suggerito un possibile “arrivederci”, indicando che raggiungere un tale successo a questa età potrebbe spingerlo a esplorare nuovi ruoli all’interno della federazione. Ha sottolineato di non sentire la mancanza di nulla nella pallavolo, ma ha anche espresso un desiderio di rinascere in un’altra vita.
Con la sua leadership, Velasco continua a mantenere alta la motivazione nel gruppo, considerando sempre l’importanza dell’errore e della crescita personale e collettiva delle atlete.