Vasco Rossi ha recentemente condiviso un post su Instagram in memoria di suo padre, Giovanni Carlo Rossi, scomparso 45 anni fa, rispondendo alla preoccupazione per il ritorno di ideologie fasciste e naziste. Giovanni Carlo fu deportato nel campo di concentramento di Dortmund durante la Seconda Guerra Mondiale per essersi rifiutato di allinearsi al regime nazifascista. Nel suo messaggio, Vasco ha espresso il suo orgoglio verso il padre, sottolineando il dolore subito durante la detenzione e richiamando l’attenzione su quelli che lui descrive come “lupi travestiti da agnelli” che, a suo avviso, rappresentano l’attuale panorama politico.
Il post ha suscitato un fervente dibattito online, con quasi 90.000 reazioni e diverse opinioni contrastanti. Mentre molti fan hanno sostenuto il parallelismo tra la storia e l’odierna situazione politica, ci sono state anche voci critiche. Un utente ha definito le parole di Vasco come “irrispettose” e ha contestato il confronto con il passato, sostenendo che i tempi siano cambiati. Tuttavia, la maggior parte dei seguaci del cantante ha accolto il suo messaggio positivamente.
Nel 2020, Giovanni Carlo Rossi ricevette una medaglia al valore per il suo rifiuto di combattere accanto ai nazifascisti, rendendo Vasco particolarmente fiero del suo lascito.Valerio blasco, come viene affettuosamente chiamato, ha recentemente criticato Matteo Salvini durante un concerto, esprimendo un disaccordo verso le attuali scelte politiche.
Il commento di Vasco ha attirato anche la reazione di Giovanni Floris, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, il quale ha preso le distanze dalle affermazioni del cantante. Floris ha affermato che, sebbene ci siano elementi di preoccupazione, non si possa parlare di un ritorno del fascismo, ma piuttosto di una democrazia illiberale, citando esempi come l’Ungheria e gli Stati Uniti. Ha evidenziato che non è tanto la figura dei leader a essere il problema, quanto il contesto in cui operano.
In conclusione, la polemica sollevata da Vasco Rossi pone sotto i riflettori un dibattito più ampio sulle attuali dinamiche politiche e sui valori democratici, sollecitando una riflessione su come la storia continui a influenzare il presente.