Se avete viaggiato all’estero, avrete notato che le prese di corrente variano notevolmente da Paese a Paese. Questa diversità deriva dalle scelte storiche in materia di distribuzione elettrica, che risalgono a 140 anni fa. Ogni nazione ha sviluppato le proprie reti secondo esigenze economiche e tecnologiche locali, portando a variazioni non solo nei tipi di prese ma anche nella tensione elettrica. Alcuni Paesi hanno adottato la messa a terra per la sicurezza in tempi diversi, creando ulteriori differenze.
Nel mondo esistono almeno 15 tipi di prese elettriche domestiche, da A a O. Unificare questi standard sarebbe vantaggioso per i viaggiatori e le aziende, ma comporterebbe costi elevati. La maggior parte dei sistemi elettrici domestici utilizza due fili: uno “caldo” e uno “neutro”, tuttavia alcune prese includono anche un contatto di messa a terra per prevenire scosse elettriche. La messa a terra è stata implementata in diversi periodi nei vari Paesi. Negli Stati Uniti, le spine a tre poli divennero standard nel 1971, mentre in Europa la messa a terra era già in uso da tempo.
Inoltre, la tensione elettrica è differente: negli Stati Uniti si utilizzano 110 volt, mentre in Europa generalmente 220-240 volt. Le principali prese elettriche mondiali includono il tipo A e B per Nord America e Giappone, tipo C per gran parte dell’Europa, tipo D per India e Nepal, tipo E per Belgio e Francia, e tipo F (Schuko) per Germania e Paesi Bassi, tra le altre.
Malgrado i tentativi di standardizzazione, nessun Paese ha ancora accettato di affrontare i costi di una transizione completa. Pertanto, è consigliabile verificare le prese nel Paese di destinazione e procurarsi un adattatore se necessario.