Valentina Petrillo


È italiana la prima donna transgender a riuscire a partecipare alle Paralimpiadi: lo ha fatto nel 2020 e lo ha replicato nel 2024. Il suo nome è Valentina Petrillo, è nata a Napoli nel 1973 ed ha un figlio, Lorenzo, avuto con l’ex compagna Elena. Il suo coming out risale al 2018.

Parigi 2024 è il mio sogno che si realizza. Lo avevo da quando ero piccola. Mi sono innamorata dell’atletica leggera vedendo il mio mito Pietro Mennea vincere le Olimpiadi di Mosca. Da quel momento ho cercato di raggiungere quel sogno. Le Olimpiadi sono diventate Paralimpiadi, perché all’età di 14 anni mi è stata diagnostica la malattia di Stargardt, che mi ha resa ipovedente“, ha dichiarato Valentina Petrillo al Corriere della Sera. “La sensazione di rubare qualcosa non ce l’ho. Meglio essere una donna felice e lenta che un uomo infelice e veloce. Ha un grande valore per me come sportiva, ma ha anche un valore culturale e sociale molto importante in assoluto perché anche a livello paralimpico si potrà vedere una atleta transgender, che rompe un po’ schemi e stereotipi. Spero si parli delle persone transgender per il loro valore di persone e, nel mio caso, per i valori sportivi“, ha detto alla BBC.

Ovviamente, un po’ come successo per Imane Khelif, anche i social di Valentina Petrillo sono stati presi di mira dai transfobici.

Riuscirà Petrillo a portarci a casa una bella medaglia?

Persone trans alle Olimpiadi, come e da quando possono partecipare

Come riporta Gay.it, “È soltanto nel 2015 che il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha modificato le linee guida per regolarne la partecipazione. Secondo il CIO, gli atleti che transitano da femmina a maschio sono ammessi a gareggiare con gli uomini senza alcune restrizione. Mentre coloro che transitano da maschio a femmina devono rispettare alcuni requisiti. Devono innanzitutto dichiarare di riconoscersi nel genere femminile (dichiarazione che non può essere cambiata per almeno 4 anni). Inoltre, devono dimostrare di avere, nell’arco di un certo periodo, livelli di testosterone al di sotto di 10 nanomoli per litro“.



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