A Ginevra si sono riuniti i rappresentanti di Stati Uniti e Cina per avviare un dialogo sulla guerra commerciale. Il segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, ha annunciato “progressi sostanziali”. Trump ha mostrato apertura verso una riduzione dei dazi, ma un accordo formale rimane lontano.
I colloqui, che hanno visto la partecipazione di Bessent, del rappresentante per il Commercio Jamieson Greer e del vicepremier cinese He Lifeng, hanno rappresentato un passo importante verso la de-escalation della guerra commerciale. L’agenzia cinese Xinhua ha confermato l’importanza dell’incontro, indicando un cambiamento di tono da parte di Pechino. Tra i temi trattati spicca la questione del fentanyl, una droga sintetica che preoccupa gli Stati Uniti, alla quale ha partecipato anche un consigliere per la sicurezza di Xi Jinping.
Trump ha definito i risultati della prima giornata di negoziati un “reset totale negoziato in modo costruttivo” su Truth Social. Ha espresso l’intenzione di ridurre i dazi doganali sui prodotti cinesi, ipotizzando un calo dall’attuale 145% all’80%. Secondo Bloomberg, l’amministrazione potrebbe considerare tagli più drastici, con obiettivi tra il 54% e il 60%, con la speranza di una risposta simmetrica da parte della Cina.
Nonostante l’ottimismo, non esiste ancora un accordo formale; Bessent ha chiarito che l’obiettivo degli incontri non è una firma imminente, ma una fase iniziale di de-escalation. La Casa Bianca ha confermato una strategia a due livelli con una tariffa base del 10% su tutte le importazioni e dazi speciali per Paesi specifici, inclusa la Cina, la quale ha richiesto che gli Stati Uniti rimuovano per primi le tariffe, mantenendo un atteggiamento di cauta apertura.
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Fonte: www.virgilio.it