Il processo di Sean Combs, noto come Diddy, avrà inizio il 5 maggio, mentre il rapper rimarrà in carcere fino a quella data. Recentemente, un giudice ha respinto la richiesta di libertà su cauzione, supportata dall’accusa che ha presentato oltre 120 querele contro di lui. Diddy è chiamato a comparire in Tribunale il 18 dicembre. Tra le numerose accuse, risaltano quelle di 25 uomini e donne che erano minorenni al momento dei presunti eventi. Un caso particolare riguarda un uomo che, nel 1998, aveva solo 16 anni.
Questa persona accusa Diddy di aver abusato di lui durante un evento noto come il White Party, tenutosi agli Hamptons. L’uomo sostiene di avere una foto che lo ritrae con Diddy in quel contesto, ma non è stata condivisa con i media e rimane parte della denuncia. Secondo quanto riferito, il giovane avrebbe notato l’interesse del rapper, che lo ha invitato in una zona più appartata della villa per discutere. Durante questa conversazione, Diddy avrebbe lodato il suo aspetto e il suo atteggiamento, suggerendo che avesse il potenziale per intraprendere una carriera musicale.
Tuttavia, la situazione sarebbe rapidamente degenerata. Diddy avrebbe improvvisamente chiesto al ragazzo di abbassare i pantaloni, affermando che si trattava di un rito di passaggio per entrare nel mondo della musica. Quando il giovane ha tentato di opporsi, Combs avrebbe insistito, chiedendo: “Non vuoi entrare nel business della musica?”, per poi aggredirlo sessualmente.
Questa denuncia è stata riportata anche dalla rivista Rolling Stone, che ha fornito ulteriori dettagli sulla vicenda. L’accusatore sostiene che la violenza sia cominciata dopo aver interagito con Diddy a un evento musicale. La notizia ha suscitato grande attenzione e aspettative riguardo al processo che si terrà a dicembre, con la possibilità che emergano altre accuse nel frattempo.
Il caso di Diddy pone interrogativi sulla sicurezza e sul potere all’interno dell’industria musicale, invocando la necessità di un’analisi approfondita delle accusa mosse.