Un team di ricercatori della McMaster University ha identificato un nuovo disturbo della coagulazione del sangue chiamato VITT-like Monoclonal Gammopathy of Thrombotic Significance (MGTS). Questo disturbo provoca la formazione di coaguli senza fattori scatenanti noti, diversamente dalla trombocitopenia immunitaria indotta da vaccino (VITT). Nello studio, pubblicato su The New England Journal of Medicine, sono stati analizzati pazienti provenienti da Canada, Nuova Zelanda, Francia, Spagna e Germania, rivelando la presenza di anticorpi anomali nel sangue, suggerendo un coinvolgimento immunologico.
Un aspetto significativo della MGTS è che i pazienti presentano proteine monoclonali, tipiche dei disordini delle cellule plasmatiche, che persistono nel sangue per oltre un anno. Questo suggerisce che la MGTS non sia un evento temporaneo ma un processo patologico continuo. Secondo il professor Theodore Warkentin, riconoscere questa nuova sindrome è cruciale per sviluppare trattamenti più efficaci rispetto ai soli anticoagulanti, che non riescono a prevenire la formazione di coaguli in questi pazienti.
Alcuni pazienti con MGTS hanno risposto positivamente a trattamenti innovativi come immunoglobuline endovena ad alte dosi e inibitori della tirosina chinasi di Bruton. Questa scoperta ha richiesto un approccio terapeutico diverso rispetto alla trombosi tradizionale.
La ricerca ha visto la collaborazione di vari centri internazionali, dimostrando il potenziale della biochimica nell’identificare nuove malattie. L’identificazione della MGTS modificherà significativamente la gestione clinica dei pazienti con trombosi inspiegabili, suggerendo la necessità di test specifici per anticorpi VITT-like e proteine monoclonali. Questa scoperta apre nuove prospettive per terapie mirate ed efficaci.