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domenica, 8 Dicembre, 2024
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Una Seconda Chance: Liberato dalla Cocaina

L’attore e comico Giorgio Montanini ha raccontato la sua esperienza personale riguardante la dipendenza dalla cocaina e il periodo di coma che ha vissuto a causa di una polmonite virale. Montanini ha passato 45 giorni in coma e ha affermato che quel tempo trascorso in ospedale lo ha salvato dalla sua dipendenza. La sua spirale verso l’uso di droga è iniziata a seguito di gravi lutti familiari: ha perso il padre, la madre, un fratello e un migliore amico in un intervallo di quattro anni. Ha spiegato che, nonostante il supporto della sua famiglia, il dolore per queste perdite lo ha portato a cercare sollievo nelle sostanze stupefacenti.

Nel suo racconto, Montanini ha descritto come, inizialmente, la cocaina sembrasse fornirgli una via d’uscita dal dolore, portandolo a spendere cifre esorbitanti, fino a 400 euro al giorno, accumulando una spesa totale di circa mezzo milione di euro. Ha anche discusso la contraddizione insita nell’uso della droga, che lo ha portato a lavorare duramente e a realizzare diversi film, ma allo stesso tempo lo ha fatto sentire in guerra con il mondo, creando conflitti con gli altri e generando paranoia.

L’attore ha sottolineato come la droga possa cambiare la personalità di una persona e portarla in un ciclo di assuefazione, perdendo di vista la propria identità. Montanini ha ricordato momenti estremi, come il giorno in cui non riusciva a alzarsi dal letto, seguito da un altro in cui guidava per 400 chilometri per uno spettacolo.

Il coma, invece di rappresentare una tragedia, è stato visto da Montanini come una fortuna. Durante il suo ricovero, sebbene fosse in condizioni critiche, ha riconosciuto una sorta di rinascita. All’uscita dall’ospedale, i suoi valori di salute erano tornati alla normalità e le crisi di astinenza erano scomparse. Ha sottolineato la forza di volontà nei suoi progressi, affermando di essere stato in grado di firmare le dimissioni dalla rianimazione, e di non aver mai più sentito il desiderio di drogarsi. Montanini ha concluso il suo racconto affermando che il periodo di coma è stata una salvezza che gli ha permesso di riprendere in mano la sua vita.

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