Paolo Cirino Pomicino, storico esponente della Democrazia Cristiana e reduce da una lunga convalescenza, esprime il suo pensiero sui movimenti centrali che agitano la sinistra, invitando a una chiarezza identitaria. In un’intervista all’Adnkronos, critica i gruppi di centro che si stanno formando, sottolineando che dovrebbero assumere un nome che rifletta la loro vera natura. “Se siete popolari, chiamatevi popolari e fondiate un partito popolare; se siete liberali, fate altrettanto”, afferma, lasciando intendere che l’assenza di una chiara identità politica è un problema serio.
Pomicino risponde anche a Clemente Mastella, che propone l’idea di una nuova “Margherita 2.0”, lamentando che queste idee sono vuote e poco concrete. Secondo lui, il centro deve necessariamente identificarsi come popolare o democratico cristiano per essere considerato tale. “Questi movimenti al centro sono privi di ogni riferimento culturale e non sono niente”, insiste Pomicino, evidenziando la mancanza di una vera rappresentanza dei popolari, socialisti, ecologisti e liberali in Italia.
Critica, inoltre, i nomi dei partiti attuali che considera poco seri, paragonandoli a “Disneyland”, e mette in guardia sulla crescita della destra politica nel paese. La sua richiesta è chiara: è fondamentale dare un’identità ai movimenti politici e chiamarsi con il proprio vero nome per evitare di diventare solo “segnali stradali” senza sostanza.