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giovedì, 12 Dicembre, 2024
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Un paziente su due curato in centri inadeguati

In Italia, è fondamentale che tutti i casi di tumore polmonare siano gestiti all’interno di Gruppi oncopneumologici multidisciplinari funzionali (Gom) o strutturali (Lung Unit). Attualmente, però, circa il 50% dei pazienti riceve cure in centri privi delle competenze necessarie per la profilazione biomolecolare e la gestione delle tossicità dei nuovi farmaci. Questo è l’allarme lanciato dalla Fondazione Fonica e dalla Lilt durante il loro 3° congresso nazionale a Roma, che includeva 9 sessioni scientifiche dedicate alle neoplasie toraco-polmonari.

Antonio Santo, presidente della Fondazione Fonica, sottolinea che ogni paziente deve essere seguito da team esperti e che i professionisti della salute con competenze diverse dovrebbero lavorare insieme, come avviene nel trattamento del carcinoma mammario. Le Lung Unit dovrebbero diventare una realtà consolidata in Italia, come già lo sono le Breast Unit, considerando che alcune strutture attive stanno già producendo risultati significativi.

I nuovi casi di tumore polmonare superano i 44.000 all’anno e il numero di diagnosi è destinato ad aumentare nei prossimi decenni. Francesco Schittulli, presidente della Lilt, evidenzia che il tumore polmonare è legato al fumo di sigaretta, responsabile dell’85-90% dei casi, e che è una patologia complessa e biologicamente eterogenea. Per garantire diagnosi precise e terapie ottimizzate, è necessaria una medicina di precisione, pur rimanendo la prevenzione primaria (contro il tabagismo) e la prevenzione secondaria (diagnosi precoce) le armi più efficaci.

I tassi di sopravvivenza a cinque anni per le neoplasie polmonari rimangono insoddisfacenti, ma si registrano miglioramenti grazie alle terapie mirate e all’immunoterapia, con una sopravvivenza attuale del 16% per gli uomini e del 23% per le donne. Rossana Berardi, presidente del network Giot, sottolinea che oltre 120.000 pazienti convivono con il cancro al polmone in Italia, comportando un forte impatto economico.

La Fondazione Fonica, attiva dal 2018 e precedentemente come Associazione Fonicap dal 1981, si impegna a promuovere un nuovo modello di cura per il carcinoma polmonare. È essenziale un approccio integrato tra pneumologi, radiologi, patologi, chirurghi, radioterapisti e oncologi per migliorare l’assistenza. Recentemente è stata aperta una Lung Unit all’Ospedale P. Pederzoli, sperando che diventi un modello replicabile in tutte le regioni italiane.

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