Marco Travaglio ha criticato Giorgia Meloni e i ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi in merito al caso Almasri, descrivendo la loro informativa in Parlamento come una “gag comica irresistibile”, paragonandola ai Blues Brothers. Durante la trasmissione Otto e mezzo, Travaglio ha espresso il suo scetticismo riguardo alle spiegazioni fornite dal governo, evidenziando la gravità della situazione, in quanto Almasri, un torturatore, è stato rimandato nel suo paese, giudicando questo atto molto più pericoloso rispetto a una detenzione in Italia.
Travaglio ha analizzato le varie versioni date dai ministri e ha concluso ironicamente che mancherebbero solo “le cavallette” per rendere la situazione ancora più surreale. Inoltre, nel suo editoriale su Il Fatto Quotidiano, ha sottolineato che il governo di destra ha fallito non solo nella gestione della verità, ma anche nella coordinazione delle loro menzogne, suggerendo che una narrativa coerente sarebbe necessaria affinché la gente possa credere alle loro affermazioni.
Travaglio ha accusato Meloni di non affrontare la verità, ovvero che il governo è ricattato da autorità e clan libici che minacciano di invadere l’Italia con migranti se non vengono assecondati. Secondo Travaglio, Meloni si rifiuta di ammettere questa implicazione, dando inizio a un “balletto delle balle” invece di affrontare la realtà della situazione. La critica si concentra sulla mancanza di trasparenza e responsabilità del governo nei confronti del caso Almasri e delle sue implicazioni più ampie.