Sergio Conceicao si è presentato oggi come nuovo allenatore del Milan, subentrando all’esonerato Fonseca. Durante una conferenza stampa, ha espresso la sua soddisfazione per allenare un club storico e di grande rilevanza a livello mondiale. Ha sottolineato che lasciare il Porto non è stato facile, ma ha scelto di non approfondire questo aspetto. Conceicao ha spiegato che il momento del suo arrivo non è rilevante; da tempo riceveva proposte dal Portogallo, ma ora la sua attenzione è rivolta al Milan.
Ha affermato che, sebbene le parole siano importanti, sono i risultati sul campo a contare realmente. Ha instaurato un rapporto diretto con i suoi giocatori, comunicando l’importanza di dare il massimo. Ha menzionato la pressione come parte integrante del lavorare in un grande club, sottolineando che il modulo di gioco è secondario rispetto alla dinamica in campo. Conceicao ha chiarito che il calcio per lui è semplice: bisogna segnare e non subire gol. Ha criticato l’interpretazione del possesso palla e del tiki-taka, affermando che il vero obiettivo è vincere.
Sui suoi obiettivi stagionali, ha dichiarato che l’aspirazione è portare il Milan in Champions League, sottolineando che ci sono opportunità di trofei in palio e che il club ha una tradizione da rispettare. Ha evidenziato l’importanza del lavoro da svolgere e il valore dei giocatori a disposizione, con cui intende lottare per ottenere risultati positivi.
Conceicao ha anche parlato del mercato, affermando che prima di prendere decisioni è fondamentale conoscere a fondo la squadra, inclusi i giovani del Milan Futuro. Ha evitato di parlare di trasferimenti, sostenendo l’importanza di ascoltare e osservare i giocatori presenti piuttosto che affrettarsi a modificare la rosa. La conferenza si è conclusa con un richiamo alla necessità di un lavoro collettivo per raggiungere gli obiettivi prefissati.
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