Il leone viene considerato da molti un esempio di potenza, forza e agilità, qualità che lo rendono uno degli animali più apprezzati ma al contempo temuti della savana. Non è dunque un caso se da sempre la nostra specie considera questo animale “il Re” di questo ecosistema, anche se ciò non è del tutto vero.
Per quanto potente e forte, il leone ha diversi avversari da cui si tiene alla larga e uno fra questi è l’animale più temuto di tutta la savana (non considerando l’uomo). La specie responsabile del maggior numero di morti all’anno: l’ippopotamo.
Per quanto in apparenza l’ippopotamo sia buffo e indifeso, in realtà è un pericoloso serial killer che si nasconde dietro le sue vesti di animale grasso e tranquillo per aggredire tutti gli altri esseri viventi che non gli vanno a genio.
Nessun’altra specie della savana, neppure i coccodrilli o le iene, si dimostra più testarda e pericolosa o uccide un maggior numero di predatori e di persone.
Se l’ippopotamo scopre di trovarsi vicino a un altro animale, mentre è in acqua, in genere attacca il presunto invasore senza pensarci troppo, caricando qualsiasi cosa, persino alcuni uccelli di grandi dimensioni. Talvolta, gli ippopotami caricano persino i rinoceronti e gli elefanti, nuotando velocemente con la bocca spalancata, costringendo i pachidermi a sfuggire rapidamente dalla loro traiettoria.
Un recente video caricato sul profilo Facebook Shenton Safaris, successivamente condiviso su altre piattaforme, ha persino dimostrato come i leoni abbiano un terrore atavico nei loro confronti, tanto che cambiano direzione e fuggono a “zampe” levate quando si trovano un ippopotamo di fronte.
La cosa più strana è che secondo alcune ricerche questi animali non saprebbero neppure nuotare molto bene, anche se risultano molto efficienti nel caricare le altre specie in acqua.