Gli utenti di Android Auto stanno riscontrando un problema inusuale che porta all’aggiunta della parola “oh” alla fine di alcuni messaggi vocali letti dall’app. Questo inconveniente si verifica in diverse applicazioni di messaggistica, come WhatsApp, Teams, Facebook e Google Messages. Le funzioni di sintesi e riconoscimento vocale di Android Auto sono importanti per garantire la sicurezza degli automobilisti, poiché permettono di rimanere concentrati sulla strada senza distrarsi guardando il telefono. Tuttavia, la presenza di questo bug, che interferisce con la riproduzione dei messaggi, sta causando malcontento tra gli utenti.
Il fenomeno è stato ampiamente discusso su Reddit, dove gli utenti segnalano di sentire un “oh” indesiderato alla fine delle comunicazioni. Ancora non è chiaro cosa possa scatenare questo comportamento, ma sembra colpire un numero significativo di persone. Si discute se si tratti di un bug reale o di un tentativo di rendere la voce sintetizzata più naturale, introducendo pause o esitazioni. Anche se per ora non sembra causare problemi gravi, la situazione potrebbe diventare complicata in contesti critici, come nella lettura di codici di verifica per l’autenticazione.
Le testimonianze degli utenti indicano che il problema è abbastanza comune, ma non c’è consenso su cosa possa causarlo. Alcuni ritengono possa trattarsi di un errore del software di sintesi vocale, mentre altri ipotizzano che sia un tentativo di umanizzare la lettura dei messaggi. Anche se per molti automobilisti è solo un fastidio, c’è preoccupazione che questo bug possa diventare problematico in circostanze specifiche, come nella lettura di messaggi contenenti codici a due fattori. Al momento, Google non ha ancora riconosciuto ufficialmente il problema né ha dato indicazioni sui possibili rimedi.
In attesa di un aggiornamento da parte di Google, gli utenti colpiti possono adottare alcune misure temporanee per alleviare il disturbo. Una soluzione comune è disattivare le notifiche vocali per le applicazioni di messaggistica interessate, come WhatsApp o Facebook, per evitare letture inappropriate mentre si è alla guida.