L’Italia non parteciperà a un eventuale dispiegamento di forze militari europee in Ucraina. Questo chiarimento è stato fornito durante un vertice sull’Ucraina, presieduto dalla premier Giorgia Meloni, il 26 marzo. In una nota della Presidenza del Consiglio si sottolinea che non è prevista alcuna partecipazione nazionale a una forza militare sul terreno.
Durante la riunione è stato discusso anche il tema dell’attuazione e del monitoraggio del cessate il fuoco, con la possibilità di un coinvolgimento delle Nazioni Unite, un’ipotesi sostenuta dal governo italiano da tempo. Inoltre, è stato riaffermato l’impegno per costruire, insieme ai partner europei e occidentali e agli Stati Uniti, garanzie di sicurezza solide ed efficaci per l’Ucraina, basate nel contesto euroatlantico. Questo impegno prevede un modello che potrebbe richiamare quanto stabilito dall’articolo 5 del Trattato di Washington, una proposta che sta suscitando crescente interesse tra i partner internazionali.
Il vertice ha dunque ribadito la posizione dell’Italia sulla crisi ucraina, evidenziando l’importanza di collaborare con altri Stati per garantire sicurezza e stabilità nella regione, ma senza un coinvolgimento diretto sul campo.