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lunedì, 10 Febbraio, 2025
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Tubercolosi, sviluppato un vaccino che si autoelimina

L’Università di Pittsburgh ha pubblicato su Nature Microbiology una ricerca sui macachi riguardante un nuovo vaccino che si autodistrugge dopo l’uso, offrendo maggiore sicurezza contro la tubercolosi (TBC). Questo vaccino ha un meccanismo di autodistruzione che riduce il rischio di auto-infezione derivante dalla vaccinazione, rendendolo un’opzione sicura ed efficace nella lotta contro una malattia che, nel 2024, è stata riconosciuta dall’OMS come la più letale.

La tubercolosi, causata dal Mycobacterium tuberculosis, è una malattia infettiva che colpisce principalmente i polmoni, ma può interessare anche altre parti del corpo. Restando non trattata, la malattia è potenzialmente mortale e continua a essere diffusamente presente, rappresentando una delle principali cause di morte a livello globale, con prevalenza nel Sud Est asiatico e in Africa. La trasmissione avviene per via aerea attraverso secrezioni respiratorie di persone infette. I sintomi principali includono tosse, dolore toracico, febbre e sudorazioni notturne, e il trattamento si basa su antibiotici.

Attualmente, mancano strategie efficaci per proteggere contro la TBC. Il vaccino BCG, l’unica soluzione di vaccinazione disponibile, fornisce solo una protezione parziale nei bambini e nessuna negli adulti. JoAnne Flynn, che ha condotto lo studio, ha affermato che il nuovo vaccino ha prodotto un’immunità sterilizzante in quasi tutti gli animali testati, riducendo il rischio di infezioni derivanti dal vaccino, anche in soggetti immunocompromessi.

Per migliorare ulteriormente l’approccio vaccinale, Flynn ha collaborato con la Cornell University. I risultati hanno mostrato che il vaccino BCG somministrato per via endovenosa ha portato a una riduzione della carica batterica nei polmoni degli animali, evidenziando l’efficacia della nuova somministrazione rispetto al metodo intradermico standard. Il vaccino autodistruttivo ha provocato una risposta immunitaria più forte, con nessuna infiammazione osservata nei polmoni otto settimane dopo l’infezione da Mycobacterium tuberculosis. Questo dimostra il potenziale del nuovo vaccino nel fornire una protezione più robusta contro la tubercolosi.

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