Il voto per le elezioni americane ha generato divisioni nel centrosinistra italiano, con reazioni contrastanti tra diversi leader. La vittoria di Donald Trump è vista negativamente dal Partito Democratico (Pd) e da figure come Carlo Calenda e Riccardo Magi, mentre il Movimento 5 Stelle (M5S) esprime un giudizio più favorevole.
Giuseppe Conte, leader del M5S, ha congratulato Trump per la sua “vittoria netta, estesa anche al voto popolare”. Conte ha evidenziato le sfide che attendono gli Stati Uniti, inclusa la necessità di fermare le guerre in corso e rispettare il diritto internazionale. Ha anche sottolineato che l’Italia, se saprà mostrarsi coraggiosa, potrà contribuire significativamente grazie alla storica amicizia tra i due paesi e al suo ruolo nel Mediterraneo e in Europa.
D’altro canto, Elly Schlein, segretaria del Pd, ha descritto l’elezione di Trump come una “brutta notizia” per l’Europa. Ha avvertito che la nuova politica protezionistica di Trump potrebbe avere conseguenze negative per i lavoratori e le imprese europee. Lia Quartapelle ha condiviso l’idea che i prossimi quattro anni saranno duri per l’Europa e l’Italia, confermando l’allerta presentata da Schlein.
Carlo Calenda ha descritto l’attuale situazione come l’“ora più buia” per l’Occidente, mentre Riccardo Magi ha definito la vittoria di Trump una “sciagura”. Nicola Fratoianni ha commentato che con Trump al potere si assisterà a un’America con meno diritti e libertà. In generale, la sinistra italiana sembra ritenere che i timori legati alla nuova amministrazione di Trump siano fondati.
In risposta alla vittoria di Trump, vari esponenti del M5S hanno sottolineato l’importanza di imparare dalle esigenze delle persone. Mariolina Castellone ha affermato che le opposizioni devono saper cogliere le istanze della cittadinanza e chiarire le proprie posizioni su temi rilevanti. La delegazione del Movimento al Parlamento Europeo ha aggiunto che la vittoria di Trump rappresenta una lezione per i liberisti e i globalisti che hanno abbandonato i valori della pace. Il fronte progressista, pertanto, deve abbracciare una piattaforma a favore dei ceti popolari e dei lavoratori in difficoltà.