Una nuova tariffa del 25% su ogni auto importata, decisa da Trump, entrerà in vigore dal 2 aprile e sta già causando un crollo dei mercati internazionali, in particolare negli Stati Uniti. Wall Street ha chiuso in negativo, con il Nasdaq che ha perso il 2%, registrando forti perdite nel settore tecnologico. Tuttavia, i titoli auto sono stati i più colpiti, con Tesla che ha perso il 5,5% dopo una serie di cali. Elon Musk ha commentato l’impatto significativo della tariffa sul suo gruppo su X. Anche le borse europee hanno aperto in territorio negativo, con Milano, Francoforte, Parigi e Madrid che hanno perso oltre un punto percentuale.
I dazi di Trump arrivano in un momento già critico per l’industria automobilistica, che sta affrontando sfide legate alla transizione energetica e alla concorrenza asiatica. A Piazza Affari, il titolo Stellantis ha visto un calo del 6%, dopo aver perso quasi il 60% nel corso dell’anno. Le piazze asiatiche, come Tokyo e Seoul, mostrano segni di difficoltà, con ribassi dell’0,7% e dell’1,4%, influenzate soprattutto dai titoli auto; Toyota e Honda hanno visto cali superiori al 2%. In risposta ai dazi americani, il premier giapponese Ishiba ha promesso “contromisure appropriate”. La situazione rimane tesa, con gli investitori preoccupati per le ripercussioni a lungo termine di queste misure protezionistiche.