Il 16 settembre 2024, un episodio controverso è emerso all’istituto comprensivo Aspri di Fondi, Latina. I genitori di dodici alunni di nazionalità italiana, frequenti nella classe di prima elementare, hanno deciso di ritirare i loro figli da scuola a causa dell’alta presenza di alunni stranieri, costituita da un oltre il 50% di bambini indiani, pakistani e albanesi. Questa situazione ha suscitato preoccupazioni tra le famiglie italiane, che non accettano la composizione della classe.
D’altra parte, le famiglie di origine indiana, supportate dal presidente della comunità indiana del Lazio, Gurmuk Singh, hanno espresso la propria indignazione, denunciando una forma di discriminazione nei confronti dei loro figli. Singh ha criticato la creazione di classi esclusivamente mono-nazionali: una classe con sole presenze indiane, un’altra con sole albanesi e una terza con soltanto italiani, mettendo in dubbio il valore dell’integrazione scolastica. Ha affermato che si è venuta a creare una situazione difficile, poiché alcune madri hanno ritirato i propri figli a causa della presenza numerosa di stranieri.
Il sindaco di Fondi ha confermato le preoccupazioni espresse dalle famiglie italiane, descrivendo la reazione della preside come “amareggiata”. Tuttavia, l’ufficio scolastico regionale ha rassicurato le famiglie, dichiarando che si tratta di una situazione temporanea e promettendo una gestione più equa della distribuzione degli studenti in futuro.
Inoltre, anche l’ANPI di Fondi è intervenuta, esprimendo preoccupazione per la formazione di classi separate dedicate a alunni di origine straniera, che contraddice i principi di integrazione. Hanno sottolineato che la scuola dovrebbe includere piuttosto che escludere, enfatizzando l’importanza di un ambiente interculturale come una risorsa per costruire comunità. Hanno anche richiamato l’attenzione sul murales all’ingresso dell’istituto Aspri, interpretandolo come un riferimento storico alla discriminazione durante il periodo fascista, e denunciando le gravi responsabilità della dirigenza scolastica e del sindaco per le loro dichiarazioni.
Questo episodio riflette una questione più ampia riguardante l’integrazione nelle scuole italiane, e le diverse opinioni sulle strategie educative da adottare in un contesto sempre più multiculturale.