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Chiudere a chiave la porta di casa o inserire l’allarme dopo aver parcheggiato l’auto. Gesti quasi automatici mentre nel mondo virtuale spesso trascuriamo le regole base per proteggerci dai rischi cyber. Pericoli in aumento, basti pensare che è possibile stimare circa 3 mln di attacchi al giorno in Italia, contro cui lavora ogni giorno l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Ne abbiamo parlato con il direttore generale, Roberto Baldoni.

“C’è un impegno totale da parte dell’Agenzia ma anche di tutte le istituzioni nazionali per poter alzare il livello di consapevolezza nelle pubbliche amministrazioni, nelle aziende, soprattutto le Pmi, e tra i cittadini”.

Per questo l’Agenzia si rivolge alle industrie e alle pubbliche amministrazioni, ma anche ai giovani.

“Avremo iniziative all’interno delle scuole. Cerchiamo, con le scuole e le università, di aumentare al massimo l’interesse dei ragazzi verso le lauree di tipo Stem per poter aumentare la nostra ‘war force’ di persone in grado di difendere il Paese da attacchi di tipo cibernetico”.

Tra le insidie della rete i furti di dati.

“Il fine di questi attacchi è carpire informazioni che possono essere usate per fare truffe o per carpire ancora più dati. Ovviamente si parte dalle credenziali dei cittadini, non abbiamo dati specifici in questo momento, ma sicuramente se uno fa un giro sul dark web trova tantissime informazioni riguardo credenziali per poter entrare all’interno di un sito o di un servizio. Quindi c’è bisogno di una rete che faccia fluire queste informazioni al più presto a chi è stato depredato di questi dati per poter porre in essere le difese, chiudere certi account, fare pulizia, bloccare certi utenti”.

I pericoli si annidano anche nei social network, come TikTok finito di recente nel mirino degli Stati Uniti.

“Applicazioni come i social possono impattare l’opinione pubblica sia da un punto di vista globale che da un punto di vista di avere informazioni personali, quindi sulla specifica persona, per scopi di profilamento”.

L’obiettivo dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è continuare a crescere arrivando alla fine del 2023, a 300 unità di personale per realizzare in Italia un centro di eccellenza.

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