Simone, un 37enne di Barletta, si è recato in Albania, a Tirana, il 13 marzo scorso, per sottoporsi a cure dentali a un costo inferiore rispetto a quello che gli era stato preventivato in Italia. Dopo aver subito l’installazione di protesi dentali, ha sviluppato complicanze gravi, tra cui quattro arresti cardiaci, che lo hanno portato a un lungo ricovero. Inizialmente, Simone è stato ricoverato in rianimazione a Tirana e poi trasferito al Policlinico di Bari, per finire nella Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo.
Marco, il fratello gemello di Simone, ha spiegato che attualmente il fratello è in attesa di un nuovo intervento per risolvere una stenosi tracheale, una condizione che gli impedisce di respirare e che è stata probabilmente causata dalla lunga intubazione. Marco ha descritto la situazione come un’“odissea senza fine,” notando anche che Simone, sebbene vigile, è in condizioni di estrema debolezza e ha difficoltà a mangiare e bere. La scelta di andare a Tirana è stata influenzata dai costi inferiori e dalla rapidità del servizio; infatti, la madre di Simone aveva già avuto esperienze positive per trattamenti dentali in Albania.
Nonostante i risparmi economici, la situazione di Simone ha avuto un epilogo drammatico, e la famiglia è profondamente colpita. I genitori hanno deciso di trasferirsi a San Giovanni Rotondo per assistere il figlio durante il suo lungo ricovero. Marco ha sottolineato che le difficoltà sono amplificate dalla situazione legale, poiché stanno considerando azioni legali contro il fornitore di servizi sanitari in Albania. Tuttavia, le complicazioni legate alla legislazione, dovute al fatto che l’Albania non fa parte dell’Unione Europea, rendono difficile l’accesso ai documenti necessari per procedere. La vicenda ha sollevato preoccupazioni non solo nella famiglia di Simone, ma anche nel contesto più ampio delle cure dentali all’estero, comportando riflessioni sui rischi connessi a trattamenti effettuati in paesi diversi dall’Italia.