Il Tar della Liguria ha dichiarato illegittimo l’affidamento del Festival della canzone italiana, noto come Festival di Sanremo, dal Comune di Sanremo alla Rai, senza alcuna gara pubblica. I giudici hanno parzialmente accolto il ricorso presentato dall’Afi, l’associazione dei discografici italiani, che mira a rimuovere il Festival dalla città di Sanremo. Di conseguenza, le prossime edizioni potrebbero non essere automaticamente assegnate alla Rai, salvo per quella del 2025, la cui organizzazione è già stata confermata.
Sergio Cerruti, presidente dell’Afi e proprietario dell’etichetta Je, ha presentato un ricorso al Tar lo scorso marzo, con l’intento di rivedere l’attuale modello del Festival. Cerruti contestava l’esclusivo diritto del Comune di Sanremo sul marchio “Festival della canzone italiana” e il fatto che l’organizzazione fosse affidata alla Rai senza una gara. Il 5 dicembre, il Tar ha riscontrato che l’affidamento senza gara non è legittimo, affermando che spetta al Comune di Sanremo gestire il bando di organizzazione e che l’assegnazione automatica alla Rai è contestata.
Per quanto riguarda l’edizione del 2025, non ci saranno cambiamenti: essa rimarrà organizzata dalla Rai, come confermato dalla stessa emittente. Tuttavia, dal 2026, il Comune di Sanremo dovrà mettere a gara l’organizzazione del Festival, permettendo a diverse televisioni di presentare offerte per ospitarlo. Se una proposta alternativa risulterà migliore, il famoso concorso canoro potrebbe passare a un’altra rete televisiva.
La sentenza, pur essendo favorevole per il ricorso di Cerruti, non è ancora definitiva; Rai e Comune di Sanremo possono fare ricorso al Consiglio di Stato. La decisione del Tar si basa su motivazioni tecniche, con Cerruti che sostiene che il Festival rappresenti un marchio, non un format, e che quindi la sua organizzazione necessiti di un gara pubblica. La Rai, invece, ha difeso la sua posizione sostenendo che il marchio e il format siano indissolubilmente legati, impedendo al Comune di procedere all’affidamento. Tuttavia, i giudici hanno evidenziato i numerosi cambiamenti nel Festival nel corso degli anni, dimostrando che, pur con modifiche, il marchio è rimasto invariato.