I carabinieri del Nas hanno sequestrato lo studio medico del chirurgo che ha effettuato un intervento al naso su Margaret Spada, una giovane di 22 anni morta dopo l’operazione. La ragazza si era rivolta a questo medico dopo averne sentito parlare su TikTok. La Procura di Roma ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo, cercando di chiarire le circostanze del decesso avvenuto dopo il ricovero d’urgenza all’ospedale Sant’Eugenio, dove Margaret è arrivata in gravissime condizioni.
Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati: il titolare del centro medico situato nell’Eur e suo figlio. Si tratta di un’importante evoluzione nelle indagini, giacché la giovane era giunta in Sicilia dall’Eur per sottoporsi a rinoplastica, accompagnata dal fidanzato. Secondo quanto riportato da Adnkronos, lo studio medico risulta privo di una insegna esterna e all’interno mancherebbero documenti fondamentali relativi all’intervento, come la cartella clinica, il consenso informato e la registrazione della paziente.
Le autorità cercano di accertare la legalità e la sicurezza dell’intervento che ha portato alla tragedia, e si pongono domande sulle procedure seguite nel corso dell’operazione. L’attenzione si concentra sulla mancanza di documentazione e sull’assenza di segnaletica che potrebbe indicare la regolarità della struttura. La morte di Margaret ha suscitato un forte interesse mediatico, alimentato dalla diffusione di informazioni sui social media riguardo a potenziali pratiche poco sicure nel campo della chirurgia estetica.
Le indagini proseguono con l’obiettivo di fare chiarezza e garantire che simili episodi non si ripetano. La tragedia di Margaret Spada ha lanciato un allerta sulla necessità di una regolamentazione più rigorosa nel settore della medicina estetica, affinché vengano rispettati standard minimi di sicurezza e professionalità. La Procura si propone di indagare a fondo per attribuire eventuali responsabilità ai soggetti coinvolti, ai fini di prevenire futuri incidenti simili.