Il mondo dello spettacolo siciliano è in lutto per la scomparsa di Maurizio Bologna, attore ben noto sia nel cinema che in televisione, morto a 58 anni a causa di un’improvvisa malattia mentre si trovava in ufficio, dove lavorava come dipendente dell’Inps. Bologna, originario di Palermo, ha contribuito a diversi progetti teatrali, cinematografici e televisivi nel corso della sua carriera.
La sua carriera artistica è iniziata nel 1975 e, negli anni, ha collaborato con importanti registi come Accursio Di Leo, Franco Scaldati, Aurelio Grimaldi e Roberto Andò. Ha fatto il suo debutto televisivo nel 2005 con un docufilm su Caravaggio. Nel 2017 ha interpretato Vito Ciancimino nel film “La mafia uccide solo d’estate” di Pif, e ha ripreso il ruolo in “In Guerra per Amore”. Era anche presente nella celebre serie “Il Commissario Montalbano” e nella fiction “Makari”, con Claudio Gioè, oltre a lavorare nella serie “Incastrati”, prodotta da Netflix, un successo di Ficarra e Picone. Il suo ultimo grande impegno cinematografico è stato nel film “Spaccaossa” con Vincenzo Pirrotta.
La notizia della sua morte ha suscitato intenso cordoglio, con parole di ricordanza da parte del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che ha descritto Bologna come una figura di spicco, riconosciuta anche a livello nazionale. Il sindaco ha sottolineato il contributo dell’attore al recente Festino di Santa Rosalia, che ha celebrato 400 anni di storia, e ha espresso vicinanza ai familiari nel momento del dolore.
L’addio di Maurizio Bologna non lascia solo un vuoto nel cuore dei suoi cari, ma anche nella comunità culturale palermitana e siciliana, che piange la perdita di un talento amato e rispettato.