Tragedia nel quartiere Borgo Trento a Verona, dove un dipendente della filiale di Banco Bpm ha commesso suicidio, lasciando i colleghi sotto choc. L’episodio è avvenuto venerdì 21 marzo, prima di mezzogiorno, all’interno della filiale di via IV Novembre. Il dipendente ha scelto di togliersi la vita nel proprio posto di lavoro, causando sgomento tra i presenti. Quando è stato dato l’allarme, sono intervenuti i soccorritori del 118 e la polizia, ma purtroppo non è stato possibile salvare l’uomo, trovato in una delle aree riservate al personale. La filiale è stata chiusa per l’intera giornata, con un cartello che informava i clienti delle “motivi gravi” della chiusura.
Non si conosce l’identità della vittima, nel rispetto dei familiari e delle persone coinvolte, ma si vocifera che fosse un dipendente di lungo corso. Questo tragico evento si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazione per la crescente incidenza dei suicidi in Veneto. Durante un seminario a Verona, sono stati presentati dati preoccupanti: 6,85 suicidi ogni 100.000 abitanti, rispetto a una media nazionale di 5,6. La fascia di età più colpita è quella tra i 15 e i 29 anni, dove il suicidio è diventata una delle principali cause di morte tra i giovani. La tragedia di Borgo Trento si suggerisce quindi come un ulteriore campanello d’allarme per la regione, richiamando l’attenzione sulla necessità di affrontare questa emergenza sociale.