Ci sono ancora diversi punti oscuri nel caso della bimba di 9 mesi uccisa da un pitbull ad Acerra. La versione del padre, Vincenzo Loffredo, non convince gli inquirenti, poiché è emerso un buco temporale di circa un’ora e mezza. Loffredo, risultato positivo alla cannabis e attualmente indagato per omicidio colposo, ha dichiarato di essersi addormentato accanto alla figlia. Al risveglio ha trovato la bambina per terra in una pozza di sangue, con segni di morsi del cane, ma non ha saputo spiegare come sia accaduto. Ha riferito di non aver notato nulla, alimentando i sospetti degli investigatori.
Loffredo non risulta positivo ad alcol, cocaina o oppiacei, il che ha sollevato dubbi sulla sua capacità di arrecare un sonno così profondo. I nonni materni sostengono che il genero fosse stanco per il lavoro. I sospetti aumentano anche poiché Loffredo, al pronto soccorso, ha detto che la bambina era stata azzannata da un cane randagio, ma potrebbe essere stato in stato confusionale. Il buco temporale tra le 22.30 e la mezzanotte potrebbe indicare che Loffredo si sia allontanato brevemente, lasciando la piccola da sola. Si stanno analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza.
Il pitbull è stato esaminato dall’Asl e, inizialmente, non presenta tracce ematiche. Un veterinario ha suggerito che il cane potrebbe essersi pulito la bocca. La situazione rimane complessa e ulteriori sviluppi potrebbero emergere dall’inchiesta.