La polizia di Genova ha interrogato la sorella maggiore di due donne che hanno tentato il suicidio il 7 gennaio. La donna, di 34 anni, è sopravvissuta, mentre la sorella di 31 anni, madre di due bambini, è deceduta. Durante l’interrogatorio, la 34enne non ha fornito dettagli sull’incidente, affermando di non ricordare nulla, ma ha rivelato che la vittima aveva paura di perdere l’affidamento dei figli a causa di una causa legale in corso con il suo ex marito, accusato di abusi.
L’ex marito è attualmente sotto processo per maltrattamenti, ma ha controvertito le accuse della moglie, sostenendo invece che fosse lei a comportarsi in modo violento. La situazione familiare era già tesa, con la 31enne che avrebbe mostrato comportamenti ostili nei confronti dell’ex marito, portando a violenze fisiche e verbali. Anche la sorella maggiore è stata accusata di aver partecipato ad aggressioni contro di lui. Inoltre, un fratello delle due donne avrebbe minacciato l’ex marito della sorella, esprimendo il suo disappunto per la fine del matrimonio.
Un elemento cruciale nella complessa vicenda riguarda i due figli della coppia, inizialmente affidati alla madre dopo le accuse di abusi. La paura di una possibile perdita della custodia dei bambini è emersa come un fattore significativo nella salute mentale della vittima. Dopo la morte della 31enne, si sarebbe dovuta tenere un’udienza per discutere l’affidamento dei bambini, il che aggiunge un ulteriore strato di angoscia alla situazione già critica.
Le indagini continuano, e la procura ha aperto un fascicolo di indagine per l’ipotesi di reato di istigazione al suicidio. Sono previsti esami autoptici e forensi sui cellulari delle due donne per raccogliere ulteriori prove e ricostruire gli eventi che hanno portato al tragico epilogo. La polizia farà del suo meglio per chiarire le dinamiche della situazione, concentrandosi sulle relazioni familiari e sugli eventi che hanno preceduto il tentato suicidio.