Tradizione, gusto e creatività sono gli ingredienti del cocktail natalizio ideato da Julian Biondi per Cucina Naturale. Si tratta di una rivisitazione del vin brulé, in cui il gin sostituisce il vino rosso. Durante le festività, numerosi rituali si legano a pietanze e cocktail caratteristici. Le bevande festive sono ricche di sapori e spezie e variano da cultura a cultura.
Tra i cocktail più esotici c’è il Ponche de Crème di Trinidad e Tobago, una bevanda cremosa a base di rum, latte condensato e spezie, che evoca gioia natalizia. Negli Stati Uniti e in Canada, l’Eggnog è un classico dal XVIII secolo, preparato con uova, latte e alcol, spesso servito caldo e spolverato di noce moscata. L’Hot Toddy, un cocktail invernale a base di whisky o brandy, è un altro grande classico, perfetto per scaldarsi nelle sere fredde.
Nel Regno Unito, il Punch all’inglese combina tè, zucchero, limone e spezie in una bevanda alcolica. Questi cocktail non sono solo semplici drink, ma tradizioni culinarie che uniscono famiglie e amici durante le festività.
In Italia, il Vin Brulé è la bevanda natalizia più famosa, preparato riscaldando il vino rosso con spezie come cannella e chiodi di garofano, e dolcificato con zucchero. Il Gin Brulé, ispirato al vin brulé, combina gin con acqua speziata e tè ai frutti rossi.
Per preparare il Gin Brulé, si inizia lasciando in infusione le bustine di tè nel gin per un’ora, poi si prepara un’acqua speziata riscaldando l’acqua e aggiungendo zucchero, spezie e scorze di limone e arancia. Questa miscela si unisce al gin aromatizzato. Il risultato può essere conservato in frigo per una settimana.
Per servire, si riscalda il Gin Brulé senza farlo bollire, mantenendo una temperatura di 60°C, e si versa in tazze guarnite con cannella o anice stellato. Se si preferisce un sapore più secco, si può sostituire il tè ai frutti rossi con tè nero, oppure si può aggiungere miele per una versione più dolce. Il Gin Brulé si presenta come una nuova tradizione natalizia da assaporare.