Totò Schillaci è morto all’età di 59 anni, dopo aver lottato contro un tumore al colon. Le sue condizioni di salute si erano aggravate nelle ore precedenti al decesso avvenuto il 18 settembre. Schillaci è ricordato come l’eroe delle “Notti Magiche” durante il Mondiale di calcio del 1990 in Italia. Il 7 settembre era stato ricoverato all’ospedale di Palermo per il trattamento della malattia. La notizia della sua scomparsa ha suscitato una reazione unanime di cordoglio da parte dei politici, da Giorgia Meloni a Giuseppe Conte, che hanno condiviso i loro messaggi di affetto sui social. Meloni ha sottolineato come Schillaci avesse fatto sognare gli italiani, mentre Conte ha ricordato il suo contributo nell’unire il paese in un momento speciale.
Per rendere omaggio a Schillaci, la camera ardente è stata allestita allo stadio Renzo Barbera di Palermo, dove i tifosi hanno potuto dargli l’ultimo saluto. Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, ha parlato dell’impatto di Schillaci sulla città, descrivendolo come un esempio di riscatto per una comunità che attraversava tempi difficili. I funerali si svolgeranno il 20 settembre a Palermo.
In un’intervista, la gastroenterologa Samanta Mazzocchi ha fornito informazioni sulle modalità di riconoscimento e prevenzione del carcinoma al colon-retto. Ha spiegato che, grazie agli screening attuati in molte regioni italiane, è possibile diagnosticare precocemente il tumore. Uno degli esami principali è il test per il sangue occulto nelle feci, che può essere inviato a domicilio dalle autorità sanitarie per facilitare la diagnosi. Se il test risulta positivo, viene effettuata una colonscopia per identificare eventuali lesioni.
Mazzocchi ha anche chiarito quali sintomi possano indicare la presenza di un tumore, come la presenza di sangue nelle feci, perdita di peso e alterazioni intestinali. In caso di diagnosi precoce, il trattamento può includere un intervento chirurgico per rimuovere la parte di intestino colpita. La formazione di metastasi può complicare la situazione, rendendo cruciale la diagnosi tempestiva e le visite di controllo regolari, specialmente per chi ha una storia familiare di tumori al colon. Una vita sana e una dieta equilibrata contribuiscono alla prevenzione di questa malattia.