Luigi Di Maio, ex ministro degli Esteri e rappresentante speciale dell’UE per il Golfo Persico, analizza la situazione attuale del Movimento 5 Stelle (M5S) in un’intervista a “A casa di Maria Latella”, in onda su Rai 3. Di Maio sottolinea che il conflitto tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo non è di natura politica, ma riguarda il potere: Grillo, come azionista, dovrebbe governare, ma la sua posizione dipende da Conte, amministratore delegato. Questa dinamica ha portato il movimento a livelli di consenso molto bassi, scendendo dal 33% del 2018 al 9%.
Parlando di Elly Schlein, leader del Partito Democratico (PD), Di Maio afferma che, sebbene non parli con Conte da tempo, riconosce le ambizioni politiche di Conte di tornare a occupare il ruolo di presidente del Consiglio. Questa ambizione rappresenta una sfida per Schlein, poiché il M5S si propone come forza di leadership nella coalizione senza avere la base elettorale sufficiente. Di Maio nota che Schlein sta facendo bene nel riportare a sé ex elettori del M5S, delusi dalla sinistra, contribuendo così a un aumento dei consensi per il PD.
Passando al tema del Medio Oriente, Di Maio discute la situazione attuale, sottolineando che il conflitto ha cambiato profondamente lo status quo nella regione, a seguito degli attacchi terroristici del 7 ottobre. Israele non affronta stati, ma gruppi terroristici. Di Maio spera che ci sia maggior dialogo tra stati arabi moderati e Israele, e ribadisce che non ci sarà sicurezza duratura senza la soluzione “due popoli, due stati”, anche se le posizioni sono molto polarizzate.
Riguardo all’Iran, egli evidenzia che il Paese attacca direttamente Israele e colpisce anche le forze americane nella regione, rendendo difficile il dialogo, ma è importante mantenere aperti i canali di comunicazione per veicolare messaggi di de-escalation.
Infine, Di Maio riflette sul suo futuro politico, affermando di essere in fase di “disintossicazione” dalla politica, ma che eventuali ricadute sono possibili. Ricorda la sua sconfitta alle ultime elezioni come un momento di cambiamento nella sua vita, che ha portato a opportunità in ambito europeo, e menziona il suo rapporto personale e professionale con Mario Draghi, che considera fondamentale nel suo percorso politico.