L’ex inviato delle Iene, Ismaele La Vardera, è stato minacciato dal collega Carlo Auteri, membro dell’Assemblea Regionale Siciliana (Ars), dopo che La Vardera ha denunciato presunti illeciti riguardanti l’assegnazione di fondi pubblici. La questione è emersa durante un servizio della trasmissione “Piazza Pulita” su La7, dove si affermava che fondi regionali destinati alla cultura erano stati assegnati all’associazione “Progetto Teatrando”, ubicata nell’abitazione della madre di Auteri a Sortino, per un totale di 330mila euro negli ultimi tre anni. Altri 195mila euro sarebbero stati dati ad associazioni teatrali legate ai familiari di Auteri.
Le minacce da parte di Auteri sono avvenute in un contesto teso all’interno dei bagni del palazzo dell’ars mentre La Vardera aveva appena accusato Auteri di aver indirizzato fondi pubblici verso enti connessi alla sua famiglia. Tra le affermazioni minacciose, Auteri ha esclamato: “Non ti permettere di dire ai colleghi che io ho dato i soldi a mia madre perché ti piglio e ti affogo là dentro… ti do legnate”. Ha anche avvertito La Vardera di non dire cose gravi, descrivendo se stesso come “pazzo” e “fuori di testa”.
Dopo la diffusione dell’audio, Auteri ha cercato di difendersi tramite un post su Facebook, affermando che i fondi alle associazioni erano stati assegnati prima del suo ingresso nell’Ars e scusandosi per il tono delle sue dichiarazioni, che ha detto non rappresentarne il carattere. Ha concluso affermando di non aver agito contro la legge o la morale.
La Vardera ha risposto sui social, dichiarando che la sua unica colpa era stata quella di denunciare pubblicamente la situazione, sottolineando che le minacce erano avvenute in un luogo pensato per la democrazia. Ha condiviso il video del confronto su Facebook, esprimendo il suo disappunto e la sua determinazione a continuare a denunciare quanto accade nell’Assemblea.
Anche Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha condannato le minacce, esprimendo solidarietà a La Vardera e ribadendo l’importanza di combattere ogni forma di violenza in ambito politico.