Negli ultimi tempi, il tema dell’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo dei videogiochi è diventato sempre più centrale. 11 bit studios ha recentemente affrontato accuse di utilizzo di contenuti generati dall’IA nel loro nuovo titolo “The Alters”, decidendo di emettere un comunicato stampa per chiarire la situazione.
Secondo la dichiarazione, l’uso di risorse prodotte dall’IA è stato limitato e destinato esclusivamente a funzioni temporanee durante lo sviluppo. In particolare, un testo creato dall’IA è stato inizialmente utilizzato come segnaposto per una texture di sfondo, ma non era previsto per la versione finale del gioco. Purtroppo, per una svista interna, questo testo è rimasto nel prodotto concluso.
Lo studio ha fatto sapere di aver avviato una revisione approfondita e che l’asset in questione è attualmente in fase di aggiornamento. Per garantire trasparenza, 11 bit studios ha incluso uno screenshot che mostra la presenza del testo contestato nel gioco, sottolineando il suo impatto limitato sull’esperienza complessiva.
In aggiunta, il team ha dovuto ricorrere all’intelligenza artificiale anche per tradurre rapidamente alcuni testi in fase finale di sviluppo, rispondendo all’esigenza di localizzare rapidamente alcuni contenuti esterni aggiunti. Nonostante l’intenzione di collaborare con agenzie di traduzione di fiducia dopo il lancio, si è ritenuto opportuno utilizzare l’IA per la localizzazione immediata.
Tutte queste modifiche hanno riguardato un numero limitato di parole: solo lo 0,3% dell’intero testo del gioco, che ammonta a 3,4 milioni di parole. Per il team, è fondamentale mantenere la trasparenza nei processi di sviluppo per garantire la qualità dell’esperienza di gioco.
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